Verona-Inter, a Zielinski risponde Giovane ma al 94′ autogol fatale
Dall’inviato a Verona – Proibitiva ricerca della prima vittoria in campionato per l’Hellas che apre la domenica della decima di Serie A 2025/26 ospitando l’Inter.
La squadra di Zanetti cerca di contenere gli avversari, vicini al gol con Zielinski e Lautaro, preludio al vantaggio trovato al 16′ proprio con il polacco che colpisce al volo sfruttando uno schema da calcio d’angolo. Poco dopo, Carlos Augusto di testa impegna Montipó ma in una fase non entusiasmante di match, cinque minuti prima dell’intervallo si sblocca il brasiliano Giovane che firma l’1-1 con una gran conclusione dalla destra; nel recupero, tocco di Orban ma il palo salva i nerazzurri tra gli applausi e cori del pubblico soddisfatto della parte finale di tempo.
Sotto la pioggia del secondo tempo, al 55′ tre cambi, uno per reparto di Chivu e gara che diventa infuocata per alcuni episodi, tra queste la protesta per un fallo da ultimo uomo di Bisseck su Giovane lanciato a rete, solo ammonizione. Nel finale, Verona che tiene bene il campo e rimpalla tutti i tentativi di conclusione dell’Inter, rischiando poco, non rinunciando alla pressione e alle ripartenze fino alla fine, sei minuti di recupero compresi. Campionato stregato dell’Hellas: al 94′, cross di Barella, autogol di Frese per il pesante 1-2 finale che fa impazzire tutta la panchina e i tifosi mentre il pubblico di casa applaude ed incita alla fine i suoi.
Nel prossimo turno, trasferta a Lecce per i veneti mentre i milanesi ospiteranno la Lazio.
VERONA-INTER, TABELLINO
HELLAS VERONA: Montipò; Bella-Kotchap, Nelsson, Frese; Belghali, Akpa Akpro (87′ Harroui), Gagliardini, Bernede (73′ Niasse), Bradaric; Giovane (80′ Sarr), Orban (73′ Mosquera)
Allenatore: Paolo Zanetti
INTER: Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Luis Henrique (55′ Dumfries), Zielinski (55′ Barella), Calhanoglu, Sucic (87′ Frattesi), Carlos Augusto (65′ Dimarco); L. Martinez, Bonny (55′ P. Esposito)
Allenatore: Cristian Chivu
Ammoniti: Orban, Bella-Kotchap
Arbitro: Daniele Doveri di Roma 1
VERONA-INTER, DICHIARAZIONI POST GARA
Zanetti: “Rammarico nasce dal risultato e basta, abbiamo fatto una partita incredibile, gli episodi hanno fatto la differenza, cosa posso dire ad una squadra con questa prestazione e mentalità; ha un potenziale importante, difficile in questo momento quando non arrivano i risultati, oggi ho preso i complimenti da mister e giocatori avversari, grande orgoglio. Ce la siamo giocata con tutti, poi contano i gol, i punti, la concretezza. Felice che Giovane si sia sbloccato, lavoriamo con fiducia, sapendo anche divertire il pubblico che ha percepito abbiamo dato tutto. Dobbiamo crescere in tanti dettagli e a livello individuale sotto certi aspetti ma siamo squadra. Vado a casa orgoglioso, compattezza, voglia di darsi una mano… Frustrante ma siamo sul pezzo, i ragazzi mi seguono. Si puntava a portare a casa la pelle in un certo modo, invece potevamo anche portare punti e spero che per i ragazzi mettano dentro tutto e abbiano la consapevolezza che siamo forti. Belghali? Sta dimostrando di essere importante, uno sconosciuto per molti, è un attaccante aggiunto e ci dà delle variabili, aggiungo Bella-Kotchap, non gli manca niente. Montipó? Una colonna, ha la mia fiducia, le cose le sa fare”.
Giovane: “Molto felice, grande prova contro una squadra mondiale, molto importante fare gol, non felice per il risultato. Basta una prima vittoria e questo finisce. La Serie A italiana è difficile, peccato la squadra crea ma non facciamo i risultati. Zanetti? Un grande allenatore, non sono un fenomeno però piano piano lavoro ed è importante la squadra. Normale con Orban cogliamo sempre il gol, è un gran giocatore che aiuta sempre la squadra“.
Chivu: “Ci sono anche le qualità dell’avversario, l’Hellas fa molto bene con intensità e qualità e tutti hanno sofferto, sapevamo che poteva metterci in difficoltà. Nel secondo tempo hanno alzato il baricentro, hanno vinto le seconde palle e siamo rimasti un po’ sorpresi dal loro atteggiamento, con i cambi e queste partite rischi di perderle, siamo stati anche fortunati. Luis Henrique? Tutti hanno provato a dare il massimo, questa era la partita e non potevo prendere di più, mantenere l’equilibrio, non era semplice per lui e per me sono tutti bravi, è il mio dovere farli crescere. Sapevamo dei punti forti dell’ Hellas, nei duelli, a centrocampo il mix tra struttura fisica e tecnica, a volte la partita è questa, abbiamo l’obbligo di portare la migliore prova di noi stessi e direi che le partite non si vincono sempre con la bellezza”.
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