Parma, Inglese: “La gavetta mi ha fatto benissimo, punto alla Nazionale”

Roberto Inglese, bomber del Parma, che in estate lo ha ingaggiato il prestito dal Napoli, ha rilasciato una lunga intervsta ai microfoni di “DAZN“.
Così l’attaccante dei ducali, a segno sabato in casa dell’Udinese: “Credo che ognuno di noi meriti di stare dove sta, io ho dovuto dimostrare in tutte le categorie, di superare tutti gli step e sono felice di stare dove sono adesso. Ho dimostrato passo dopo passo e ho capito quello che mi sono guadagnato, ma chi fa la gavetta dimostra qualcosa in più sempre. Questa gavetta mi è servita in tutto perché adesso do un peso specifico a ogni cosa, nella vita, nel campo, nell’amicizia per esempio. Oggi Roberto Inglese è un giocatore che ha portato qualcosa in più alla squadra, ma non per qualità. Solo perché conosce la categoria e ha fatto tre campionati per salvarsi, davanti al gol metto la prestazione. I gol che ho fatto, di testa, di destro e di sinistro, sono frutto del mio studio su come muovermi nell’area di rigore. Mi mancavano i gol e i numeri, adesso sono cresciuto ma è un percorso di crescita che non è terminato. Ho capito tanto e sono migliorato. Sono felice per quello che sono“.
Di seguito: “Sono nato a Vasto e ho cominciato a giocare per caso. Sono andato a vedere l’allenamento di un mio compagno di classe, il mister mi ha visto fuori dalla recinzione e mi ha invitato a provare. A fine allenamento mi ha dato il cartellino e l’ho fatto firmare ai miei genitori. Quanto vale adesso il cartellino? Chiedete al Napoli. Lì mi sentivo un po’ fuori ruolo, all’inizio a giocare con tanti campioni mi girava la testa, ma poi mi hanno aiutato molto e ci stavo bene con tutti questi giocatori forti. La scelta di andare via è dipesa dal fatto che ho 27 anni e devo dimostrare e giocare. Se son rose fioriranno, magari tornerò lì“.
Infine: “La Nazionale? Ci tengo, non ho ansia, ma è uno degli obiettivi che mi voglio porre. Il fatto che ti venga a vedere il commissario tecnico mi piace. Il movimento sul primo palo? Se lo faccio con il tempo giusto e stacco prima non ci puoi fare niente. Il Chievo ad esempio ha messo due giocatori su di me e mi ha limitato. Però se stacchi prima è difficile prendermi“.