Follia in Serbia, Marusic aggredito con una pistola

FOLLIA IN SERBIA, MARUSIC AGGREDITO CON UNA PISTOLA – Attimi di terrore per Adam Marusic. La sera del 18 ottobre, il terzino della Lazio ha cenato in un ristorante di Belgrado per festeggiare il suo trentunesimo compleanno in compagnia del suo agente, della moglie e della madre.

All’uscita dal locale, alcuni uomini dal volto coperto hanno aggredito il gruppo del giocatore, minacciando con una pistola Marusic.

L’obiettivo dell’aggressione pare essere stato l’agente del terzino, Uros Jankovic che, dal letto dell’ospedale in cui è ricoverato a Belgrado, ha concesso un’intervista al sito “vijesti.me”.

“Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. Diversi aggressori mi hanno colpito con le pistole alla testa e ad altre parti vitali del corpo. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito al Centro Clinico di Belgrado, dove sono stato operato”.

Questo è il racconto di Jankovic che ha proseguito dicendo:

“Siamo stati circondati da diverse auto. Il mio autista ha cercato di allontanarsi, poi è stato investito da un’auto proveniente dalla direzione opposta. Non sono riuscito nemmeno a salire sul veicolo, sono stato aggredito da dietro”.

FOLLIA IN SERBIA, MARUSIC AGGREDITO CON UNA PISTOLA

L’agente ha raccontato anche l’aggressione dei malviventi contro la madre di Marusic e contro il giocatore stesso, intervenuto per difendere il suo procuratore:

“Hanno puntato una pistola contro Adam in direzione della testa e del petto per evitare che mi aiutasse mentre mi picchiavano brutalmente. Sua madre, una donna di 60 anni, è stata spinta e ferita. Adam è un eroe, senza di lui avrei rischiato la vita”.

La polizia non ha ancora individuato gli autori dell’agguato. Secondo Jankovic, gli aggressori sarebbero due figli di Zvezdan Terzic, presidente della Stella Rossa.

Il procuratore sostiene che i due uomini sarebbero ben riconoscibili nei video di alcune telecamere che hanno ripreso l’aggressione.

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