Emilio Buttaro su Thiago Motta: “E’ l’allenatore del momento”
EMILIO BUTTARO SU THIAGO MOTTA – Alla guida del suo Bologna, Thiago Motta ha inanellato una serie importante: decimo risultato utile consecutivo in campionato e quinto posto in classifica per una notte.
Ne abbiamo parlato con il collega Emilio Buttaro, corrispondente storico de “Il Messaggero” dalla città delle Due Torri e collaboratore del quotidiano per gli italiani all’estero “La Voce d’Italia”.
“Senza dubbio Thiago Motta è l’allenatore del momento – ci ha detto Emilio – è lui il vero leader di una squadra che diventa sempre più solida e che potrebbe essere la sorpresa del campionato. Il tecnico italo-brasiliano dopo i 54 punti della passata stagione continua a svolgere un lavoro fantastico.
Dalla partita contro il Milan nella gara d’esordio in campionato, il Bologna non conosce più la sconfitta ed ora la classifica è davvero da sogno. Premiata dunque la scelta coraggiosa di affidare poco più di un anno fa la panchina ad un giovane e ambizioso allenatore”.
Emilio Buttaro su Thiago Motta: “E’ l’allenatore del momento”
“Motta gestisce il gruppo nella maniera migliore – sottolinea Buttaro – valorizza al massimo i suoi giocatori, propone un calcio bello ed entusiasmante. Da tempo a Bologna non si vivevano delle emozioni calcistiche così. Milan a parte – ha proseguito Buttaro – tutte le grandi sono state fermate dal Bologna e forse la partita con l’Inter è la più significativa del Motta-pensiero: crederci sempre e non mollare mai.
Thiago è giovane e dopo una carriera di altissimo livello da calciatore adesso ha tutti i numeri per diventare un grande anche da tecnico. Il suo nome è stato accostato di recente ai Campioni d’Italia ed anche ai Campioni di Francia ma credo che al momento la sua miglior dimensione sia ancora quella di Bologna.
Sotto le Due Torri ci sono tutti gli ingredienti per crescere ulteriormente, del resto lui stesso dopo aver battuto per la prima volta Sarri ha detto che il gruppo rossoblu sta facendo cose speciali. E se lo dice il nuovo re di Bologna – ha concluso Emilio – c’è da crederci”.
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