Proroga Decreto Crescita abolita, comunicato della Lega Serie A

Proroga Decreto Crescita abolita: il veto posto dal Consiglio dei Ministri ha suscitato preoccupazione in Lega Serie A: il comunicato
Foto di Stefano D’Offizi
La notizia era nell’aria da tempo: il Decreto Crescita, ossia la norma finanziaria che consentiva alle società di beneficiare di significativi sgravi fiscali per la sottoscrizione dei contratti dei professionisti provenienti dall’estero, sarebbe stato abolito con la Manovra Finanziaria del Governo dal 1º gennaio 2024. Eppure, nessuno si aspettava l’abrogazione della proroga inizialmente prevista per il 29 febbraio, il che avrebbe permesso alle varie società di operare, durante il mercato di gennaio, con le stesse premesse delle ultime sessioni.
Proroga Decreto Crescita abolita, comunicato della Lega Serie A
L’abolizione della proroga ha suscitato diverse reazioni in Lega, la quale ha espresso in un comunicato tutta la propria preoccupazione per le voci circolate nella serata di ieri: “Lega Serie A prende atto con stupore e preoccupazione delle indiscrezioni di stampa circolate in serata relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi. Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga, come anche illustrato in maniera puntuale e dettagliata in una nota inviata al Governo nei giorni scorsi, produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario”.
Resta da valutare, al momento, quali provvedimenti verranno attuati per le situazioni in essere. Ad esempio, la domanda sorge spontanea riguardo i rinnovi contrattuali dei vari Lautaro, Maignan e gli altri top player già presenti nelle varie rose. Che ne sarà dei benefici riguardo quei contratti? Nulla è ancora stato deciso. Sono quanto riportato dall’Avvocato Felice Raimondo sul proprio profilo Twitter, le agevolazioni sono state usufruite in base al concetto di residenza fiscale che, nel frattempo, non è cambiato. La norma andrebbe quindi ad incidere solamente sui futuri spostamenti di residenza fiscale. In tal caso, un rinnovo firmato fino al 2024 continuerà a beneficiare del Decreto Crescita per i cinque anni previsti ed estendibili di ulteriori cinque.
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