Milan, Tare e il derby: “Curioso, non decisivo ma importante per credibilità al progetto; voglio vincere trofei”
Igli Tare, direttore sportivo del Milan presente al Social Football Summit ha parlato sei giorni dal posticipo di domenica, il derby contro l‘Inter. Così il dirigente rossonero:
“Ne ho fatti tanti ma sono molto curioso di quello di Milano, da un piccolo tifoso ddel Milan da bambino sarà speciale e spero sarà uno spettacolo per la gente, poi queste partite alla fine si vincono, non si giocano. Sarà importante ma non fondamentale, il percorso è ancora lungo ma sarà importante per il dominio in città e dare credibilità l progetto“.
Tare aggiunge: “La classifica è molto corta, cambia il punto di vista ogni settimana, dobbiamo essere consapevoli che la priorità prima di tutto è tornare a giocare la Champions, fondamentale per il progetto Milan. Il pareggio di Parma non è stata ben giocata da parte nostra, importante vincere la partita per non perdere la classifica che conta ma fondamentale sarà a marzo dove si capirà se potremo lottare per qualcosa di importante. La partenza non era scontata ma siamo il Milan; con Allegri ci sentiamo parecchio, bellissimo rapporto quotidiano e mi piace molto, persona profonda anche lui, emozionale.
Abbiamo deciso di portare dentro giocatori anziani come Modric ma in campo è il più giovane di tutti, l’età è irrilevante, importa anche come ti comporti e ti alleni. Al Milan non ti danno tanto tempo, conta vincere trofei più che le partite e anche i giocatori che portiamo devono avere questa mentalità; abbiamo portato dieci giocatori nuovi, via ventitré e serve pazienza fino alla squadra consolidata, la fortuna di non avere tanti infortuni, siamo sulla buona strada e ho il desiderio di vincere qualche trofeo con questa squadra. Dobbiamo essere umili e anche con qualche sconfitta dobbiamo capire di poter tornare ai livelli dove siamo stati“.
OLTRE A “MILAN, TARE E E IL DERBY...”, LEGGI, AD ESEMPIO:
- Italia-Norvegia, improvviso Haaland in due minuti affonda gli azzurri: ufficiali i playoff, scandinavi ai Mondiali
- Fiorentina, Vanoli: “Motivato dalla sfida, sono stato diretto con i ragazzi”
- Italia, Orsolini: “Obiettivo più grande di moduli e avversari, sarebbe il punto più alto in carriera”
- Inter-Lazio, Lautaro al 2′ e poi Bonny nella ripresa: nerazzurri in testa con la Roma
- Serie A, Como-Cagliari e Lecce-Hellas nel sabato pomeriggio dell’undicesima giornata: stesso risultato
- Verona, Hellas maschile e femminile al Bentegodi in sequenza per la prima volta: ecco quando
- Juventus, Spalletti si presenta in bianconero: “Sensazioni bellissime, stimolante tutto; riportiamola ad alti livelli”
- Bologna-Skorupski, rinnovo e quasi dieci anni insieme
- Verona, l’opinione dei tifosi: rosa poco competitiva o inizio sfortunato
- Camp Nou-Barcellona, le ultime: il comunicato blaugrana
- Chelsea-Benfica, Mourinho: “Bella accoglienza? E’ cultura inglese, sarà diverso a Torino. Napoli…”
- Milan, Rabiot si presenta: “Grande voglia, scelta e progetto giusto. Allegri, l’ambiente…”
- Cremonese, Vardy si presenta: “Bello sentirsi voluto, grande esperienza. Maresca, Ranieri…”
- Sorteggi Champions League 2025/26: Chelsea per Napoli e Atalanta (anche rispettivamente City e Psg), Real-Juve, Inter con due inglesi
- Rocchi e la novità spiegazione VAR allo stadio: “Ci può essere difficoltà all’inizio e per i più giovani”
- Milan, Allegri si (ri)presenta: “Entusiasta, si parte dalla società, porre le basi e a marzo si decide la stagione. Leao…”
- Cagliari, Pisacane e Angelozzi si presentano: “Sana paura, tanta passione e orgoglio; progetto giovane richiede pazienza, non sono Guardiola”