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Milan, la carica di Rabiot: “Qui tutto per vincere”

Jacopo Petricciuolo
Rabiot infortunati Milan Parma

Milan Rabiot – La scorsa stagione per il Milan è stata molto complicata: i rossoneri sono rimasti fuori dalla zona europea e in estate è stata affrontata una piccola rivoluzione. Adrien Rabiot, uno dei nuovi acquisti, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta Dello Sport.

Obiettivi – “Qui ci sono tutte le componenti per vincere: un club come il Milan, un bel gruppo nello spogliatoio e uno staff tecnico importante. Adesso dobbiamo lavorare settimana dopo settimana, impegnarci al massimo e sacrificarsi. Per vincere bisogna dare sempre qualcosa in più, avere la mentalità che il mister ci trasmette. È un vincente e mi piacciono la sua personalità, come allena, la passione che ha per il calcio e la sua ambizione. Dà sempre tutto e mi rivedo nel suo modo di pensare. Fuori dal campo poi è sempre molto positivo, fa delle battute e ci fa stare tranquilli”.

Rapporto con Allegri – Nel 2019 ho scelto la Juventus per lui. Lo avevo incontrato mesi prima della fine della stagione e mi era subito piaciuto. Quando sono arrivato a Torino, però, lui non c’era più (esonerato e sostituito con Sarri ). Quando è tornato nel 2021 abbiamo creato un bel rapporto. Il Milan mi voleva anche lo scorso anno: ero svincolato e abbiamo parlato. Con me la squadra sarebbe arrivata più in alto rispetto all’ottavo posto? Non lo so, ma visto quello che stiamo facendo adesso, dico che sono arrivato a Milanello al momento giusto.

Il club rossonero mi ha cercato anche a luglio, ma allora era difficile per me andarmene dal Marsiglia. Dopo che è successa quella cosa (l’episodio nello spogliatoio con Rowe) altre società italiane mi hanno contattato, ma io sapevo cosa volevo. A inizio mercato Allegri mi aveva detto: “Vediamo cosa succede” e qualcosa è successo davvero. Non so come fa, ma prevede anche… il futuro (ride). Durante il mio stop per infortunio mi chiedeva tre-quattro volte al giorno quando tornavo, ma sapeva che l’infortunio era importante e voleva che giocassi solo quando ero pronto. Avere un allenatore che ti parla spesso, anche quando non sei disponibile, ti aiuta a stare concentrato sull’obiettivo. Pure in questo Allegri è super”.

Milan, la carica di Rabiot: “Qui tutto per vincere”

Derby vinto – Felicità perché è una partita speciale per il Milan e i milanisti. È stato bello vincere il mio primo derby a San Siro e sono orgoglioso di come abbiamo giocato. Questi tre punti ci danno ulteriore fiducia. Pensare allo scudetto non serve: cerchiamo di vincere ogni partita e di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati (la qualificazione alla Champions). Più passano le settimane e più vediamo che il gruppo ha qualità e mentalità giuste. Senza infortuni, speriamo di essere a febbraio-marzo nella posizione per giocarci le nostre chance”.

Forza dei singoli – Maignan è un portiere straordinario e non ce ne sono tanti al mondo forti come lui. Per noi è un giocatore determinante e poi Mike ama la maglia rossonera. Non entro nella trattativa tra lui e la dirigenza, ma mi auguro che continui a crescere in questa società, con un allenatore come Allegri e in un gruppo che gli vuole bene. Come tutti, spero che rinnovi, domenica è stato eccezionale. Nkunku è forte e lo ha già dimostrato in passato. Lo conosco perché siamo cresciuti insieme: lui, Mike (Maignan,) e io. È arrivato dal Chelsea fuori forma e deve adattarsi a un campionato difficile come la Serie A, ma ora sta bene fisicamente ed è motivato. Sono sicuro che appena si sbloccherà…

Leao? In allenamento si impegna molto, per esempio ieri ha fatto alcune scivolate in fase difensiva per recuperare il pallone: è bello vedere un talento come Rafa che si sacrifica per la squadra. Rispetto a quando ero alla Juve, è migliorato tanto. E poi Modric. È una persona semplice e ama il calcio come un bambino. A centrocampo con lui mi sono trovato molto bene fin dal primo giorno perché ha qualità, visione del gioco e dà un grande contributo anche in fase di riconquista del pallone, correndo ed entrando deciso quando deve. È un giocatore straordinario che mi stupisce per la voglia che, a 40 anni, mette in campo ogni giorno. Lo ammiro molto: alla sua età, spero di avere la stessa passione”.

 

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