Golden Trail Series. La prova del fuoco del trail running

GOLDEN TRAIL SERIES – Correre su sentieri e percorsi sterrati, con una pendenza variabile e alcuni tratti di asfalto. Questa in estrema sintesi la dimensione delle gare e di un percorso di Trail running.
D’altronde il sentiero, la traccia, il percorso inteso nella sua accezione più ampia di tracciato da seguire; rappresenta il vero cuore di queste pratiche sportive altamente sfidanti.
Scopriamo insieme le tappe principali che formano le Golden Trail Series e l’origine di questa competizione.
Un po’ di Storia
Già dalle parole di Greg Vollet, global running e community marketing manager del brand Salomon, si capisce l’importanza e la voglia di celebrare il trail running e gli scenari che fanno da sfondo a queste competizioni. Si tratta in sostanza di una competizione più ampia che include sei tra gli scenari e le gare di trail più famose sparse per il pianeta. I dieci migliori atleti in classifica potranno sfidarsi poi in una finale con ricco montepremi.
Il regolamento dell’edizione 2020 delle World Series ha come percorsi da affrontare Zegama in Spagna, la Maratona del Monte Bianco in Francia, la Dolomyth Run Sky race in Italia, la Sierre Zinal in Svizzera, la Pikes Peak negli Usa e per chiudere la Ring of Steall in Scozia.
La gara finale si svolgerà in Argentina, più precisamente in Patagonia.
Gli atleti possono partecipare a tre delle sei competizioni e raggiungere la top undici tra i partecipanti per accedere all’invito alla finale. Quindi grande preparazione, allenamento e le giuste scarpe ai piedi (qui la nostra guida all’acquisto) sono indispensabili per portare a casa il risultato.
Zegama è Zegama
Con i suoi 42 km di percorso e 2.736 m da scalare, la competizione parte dal paesino di Zegama in Spagna per poi raggiungere la vetta del massiccio Aizkorri per poi ridiscendere e tornare al punto di partenza. L’idea venne intorno al 2000 al sindaco di questo piccolo paesino ai piedi del massiccio più alto della regione basca, Alberto Aierbe, che voleva ridare energia e proporre nuove attività per i cittadini e gli appassionati di montagna.
Dalla voglia di cambiamento, passando per lo studio topografico del luogo, nacque uno dei percorsi di trail running più famosi al mondo. Basti pensare che la prima edizione si svolse nel 2002 con 226 iscritti, mentre l’anno successivo il numero delle domande aumentò a tal punto che l’organizzazione si vide costretta a porre un limite ai partecipanti. Da quel momento l’accesso a questa gara si realizza per sorteggio. Nel 2014 le domande arrivate sono state a più di 4.000, con una partecipazione e un tifo da parte di curiosi e appassionati che non si scorda facilmente.
La Maratona del Monte Bianco
Punto di partenza Chamonix, per un percorso di 42 Km con un dislivello positivo di 2.780 metri. Una delle gare di trail running con i panorami e scorci sul monte Bianco più suggestive e dure da affrontare. Una volta raggiunti i 2.200 m di Aiguillette Des Posettes, comincia la discesa con un passaggio ai 1.800 m di La Flégère per poi concludere con l’arrivo alla vetta del Plan Praz, sui 2.000 m.
Dolomyths Run Skyrace
Il paesaggio delle Dolomiti e i panorami mozzafiato accompagnano i corridori lungo questi 22 km. Questa volta si parte dal borgo di Canazei a 1.350 m, con una salita che tocca i 1.700 m di dislivello positivo. Le tappe? Si raggiunge per primo il Passo Pordoi per poi arrivare a Forcella Pordoi e poi guardare in alto, verso la cima del Piz Boè a 3.152 m. Sentieri impervi, ghiaioni rocciosi e zone boschive, insomma la “corsa verso il cielo” non è mai stata così dura e visivamente emozionante.
Sierre-Zinal
Il Canton Vallese in Svizzera è il luogo d’elezione per questa gara di corsa in montagna. Tra i sei tracciati proposti nelle Golden Trail Series è quella che permette una maggiore impostazione legata alla velocità; con una parte finale che punta tutto sullo sprint in chiusura per portarsi a casa il risultato.
Chiamata anche la “corsa dei cinque quattromila” si configura come una splendida finestra da cui poter contemplare questi cinque maestosi blocchi che svettano verso il cielo. Si parte dal piccolo comune di Sierre, a circa 533 m di altitudine per poi arrivare al chilometro 24 sul punto più alto del percorso che tocca i 2.425 m. Da qui è tutta in discesa, con 7 km a separare gli atleti dal traguardo. Qui le cose si fanno difficili, con il percorso che richiede grande tecnica e preparazione prima affrontare la curva che conduce alla località turistica di Zinal a 1.680 m.
Pikes Peak
Ci trasferiamo ora in Nord America. Protagoniste le grandi Montagne Rocciose nello stato del Colorado. È la competizione con la montagna più alta da affrontare, con un’altitudine di 4.302 m e una lunghezza complessiva di 42 km. La start line è il centro abitato di Manitou Springs, posizionato a 1.900 m sul livello del mare. Si va poi con una salita di 2.300 metri con l’arrivo a quota quattromila. Percorso durissimo, con cambiamenti climatici che possono sovvertire il corso di una gara da un momento all’altro, per non dire della sola questione legata alla respirazione. Il Pikes Peak è tra le proposte, una delle più sfidanti. In più attira anche molti corridori desiderosi di battere il record del 1993 del grande Matt Carpenter di 3h16’39”.
Ring of Steall
Si tratta di una versione rivista e accorciata della Glen Coe Skyline. Si tratta di una delle gare più tecniche e dalla struttura più viaria; alternando anche dei momenti in cui è necessario arrampicarsi per poter superare alcuni dislivelli e ostacoli. Con i suoi 29 km di lunghezza e un dislivello positivo di 2.382 m, segna un altro tassello da affrontare; con in più le suggestioni del paesaggio scozzese. Creste e passaggi stretti su cui correre, le tipiche “Munros” che circondano una vallata costiera al cui centro spicca il massiccio del Ben Nevis.