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Furlani: “Le voci su Pioli annoiano, è il nostro Mister. Su Zirkzee…”

Anthony Ferrara
Finale Coppa Italia Milan Furlani

Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha parlato a margine di un evento rossonero del presente, Pioli e del futuro, Zirkzee

Commentare il periodo più che controverso vissuto dal Milan tra presente e futuro, non è per nulla esercizio semplice. Sul campo, come tra le scrivanie e i continui rumors riguardo indiscrezioni trapelate in ambito finanziario in merito ad una possibile cessione delle quote societarie, il Diavolo viaggia su un ottovolante dal quale appare impossibile scendere. A distogliere lo sguardo da ciò che potrebbe succedere a giugno, con la sua stessa conferma al momento appesa ad un filo, Giorgio Furlani, amministratore delegato del club, ha rilasciato diverse dichiarazioni a margine dell’evento per la presentazione della quarta maglia rossonera, che potrebbe debuttare nel match contro il Napoli, nel super posticipo di domenica.

Il dirigente rossonero, ha confermato le parole rilasciate da Ibrahimovic in merito al presente del lato tecnico della squadra, individuato in Stefano Pioli, senza però menzionare il contratto in scadenza nel 2025 del Mister. Elemento, questo, che ha posticipato a giugno qualsiasi discorso relativo alla panchina rossonera, analogamente alla questione mercato, con il nome di Zirkzee in orbita Diavolo, come anticipato in esclusiva da Europacalcio.it:

“Le voci sul futuro di Pioli a febbraio, annoiano: concordo con Ibrahimovic quando ribadisce la soddisfazione nel lavoro del tecnico per quanto fatto…finora. Pioli è il nostro tecnico e siamo contenti. Per quanto riguarda Zirkzee, è ancora troppo prematuro parlarne: fa parte di un’altra squadra ma sta facendo benissimo. Giroud ha il contratto in scadenza e sta facendo anche meglio degli anni precedenti. È un campione”. Un’ultima battuta riguardo lo stadio a San Donato: “Speriamo di poter smentire gli scettici sul fatto che, in Italia, sia impossibile creare nuovi impianti”. Sguardo al presente, dunque: del futuro, non v’è certezza e, le dichiarazioni di Furlani, andrebbero interpretate proprio in questo senso.