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Cagliari-Milan: Reijnders dipinge, ma la tela è sempre incompiuta

Anthony Ferrara
Reijnders futuro Milan

Cagliari-Milan, Zappa sui piedi per il Diavolo: il Milan si fa rimontare per ben due volte e ridimensiona Madrid; Reijders super, ma…

REIJNDERS CAGLIARI MILAN – Una montagna russa continua, con discese e salite, curvoni ripetuti e sbandate clamorose che impediscono al Milan di trovare stabilità e, soprattutto, continuità proprio nei momenti clou. La folle stagione dei rossoneri evidenzia un fatto, al momento, incontrovertibile: la squadra di Fonseca non può lottare per vincere lo Scudetto. Dall’estasi di Madrid al ridimensionamento di Cagliari, il passo è breve: anzi, in realtà, sarebbero tre, come le reti concesse ai sardi, due delle quali hanno permesso agli uomini di Nicola di riportare il punteggio in parità. Dal sogno del Bernabeu, al risveglio da incubo dell’Unipol Domus, il deficit tattico e di concentrazione di un collettivo che accende la luce troppo a intermittenza si nota in maniera ben visibile. Per certi versi, sull’onda lunga dell’impegno di Champions, sembrava un’altra serata giusta sull’asse ReijndersLeao.

Splendida magia, quella del centrocampista tulipano, con l’assist confezionato per il portoghese sul momentaneo 1-1: pennellata d’esterno tra i due difendenti sardi per spianare la strada al numero 10, il quale insacca con un delizioso pallonetto. La coppia rossonera, in formato deluxe dopo la notte di Madrid (doppietta di Leao, che si riprende definitivamente il Milan), illude la squadra di Fonseca di poter suggellare la settimana perfetta, partita da Monza. Nella tappa di Cagliari, tuttavia, complici continui svarioni difensivi (i gol dei sardi sarebbero, addirittura, cinque se due di questi non fossero stati rivisti con l’ausilio del VAR) il Diavolo si tira, idealmente, la Zappa sui piedi. Il terzino cagliaritano sfonda continuamente a destra e si regala una serata da dieci e lode impallinando Maignan con una volée pazzesca per il 3-3 finale, che certifica anche la doppietta personale (di Zortea la rete dell’uno a zero).

Reijnders e Leao sugli Scudi, ma il Milan non sfonda a Cagliari: 3-3

I continui brividi per la difesa rossonera si sono ripetuti in maniera frequente anche nel momento in cui il Mister lusitano ha optato per una difesa a cinque elementi, con tre centrali (Tomori, subentrato, a coadiuvare Thiaw e Pavlovic) al fine di ristabilire la parità numerica sugli esterni proprio nel momento di sofferenza totale. Ciò, non è bastato: l’atteggiamento superficiale e sconclusionato intravisto anche in altre uscite stagionali, non ha fatto eccezione nemmeno a Cagliari. La squadra di Nicola trova, meritatamente, il 3-3 dopo l’illusoria rete di Abraham (subentrato a un Camarda da record, all’esordio da titolare a 16 anni) e certifica le lacune di un Milan molto discontinuo, disorganizzato e sbilanciato in molte fasi delle varie partite. Il peggior modo per archiviare Madrid e risvegliarsi dal sogno di martedì. Per vincere i Titoli, ci vuole equilibrio; un equilibrio che, sulle montagne russe, proprio non si può trovare.