Beltran: “Dybala provò a portarmi a Roma. Sull’Argentina…”

Lucas Beltran, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb.com soffermandosi su vari temi: dall’arrivo a Firenze – nonostante il tentativo di Paulo Dybala di convincerlo a scegliere la Roma – al cammino in Conference League, fino alla scelta di vestire la maglia dell’Argentina e declinare la chiamata della Nazionale italiana. Di seguito le sue parole.
BELTRAN: “C’È TANTA VOGLIA DI ANDARCI A PRENDERE LA CONFERENCE. ECCO LE DIFFERENZE TRA ITALIANO E PALLADINO”
SESTO POSTO – “Non è facile, ci sono anche altre grandi squadre come noi. Dobbiamo credere in noi stessi e lavorare come abbiamo fatto sempre. Possiamo farcela ma dobbiamo rimanere umili e dare tutto in ogni partita. Perché di partite facili non ne esistono, le difficoltà ci sono sempre”.
LA CONFERENCE – “La voglia è tanta. Ancora non riesco a superare la finale dello scorso anno… Ad Atene avevamo avuto occasioni per fare gol, poi con una giocata che non sembrava pericolosa ci hanno fatto gol. Mi rimane dentro che potevamo fare meglio nelle occasioni avute. Era una chance incredibile per noi, il club e la città. Però quest’anno ci sono squadre fortissime come Chelsea e Betis. Se vinciamo la coppa cosa faccio? Posso tagliarmi la barba!”.
PALLADINO E ITALIANO – “La differenza c’è quando abbiamo il pallone, ma anche senza. Con Italiano senza palla andavamo in pressione subito, qui a volte aspettiamo il momento giusto. E poi moduli e movimenti diversi. Il pregio principale di mister Palladino? È una persona semplice e soprattutto non ti ingabbia e non ti costringe a fare una cosa sola: ti lascia giocare. Poi quando non abbiamo la palla ti dà le istruzioni tattiche, ma con, ti lascia libero”.
BELTRAN: “DYBALA CERCÒ DI PORTARMI A ROMA. HO SCELTO L’ARGENTINA PERCHÈ…”
SULLA ROMA – “Una settimana dopo la Fiorentina, mi ha chiamato anche la Roma ma con i viola era già tutto più avanti. E volevo andare in una squadra che fosse convinta veramente su di me, per quello ho scelto la Fiorentina. Oltre che per cose del progetto come il Viola Park e l’ambizione. Dybala? Lui è il migliore amico di mio fratello, l’ha chiamato e gli ha detto che Mourinho gli chiedeva sempre di me e che voleva che io andassi lì. Però gli ho detto che preferivo la Fiorentina, perché mi chiamavano davvero tutti i giorni. Ero convinto”.
LE CHIAMATE DI ARGENTINA E ITALIA – “Sono arrivate entrambe le convocazioni nello stesso giorno! Ho scelto l’Argentina perché sentivo di fare così e perché da lì viene tutta la mia famiglia. Io penso che un ragazzo italiano sentirebbe e vivrebbe diversamente da me la cosa. Se dovesse succedermi una cosa simile, non mi piacerebbe. Preferisco quindi fare posto agli italiani“.
SUL POSSIBILE RITORNO AL RIVER PLATE – “Nessuno ha parlato con me! Non so nulla… Sicuramente ho tanti sogni che voglio realizzare con il River Plate, però mi vedo ancora in Europa per tanto tempo. Di sicuro per la testa mi passa l’idea di tornarci un giorno”.
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