Premier League, rinvio sulle nuove regole finanziarie

I club della Premier League rimandano le nuove normative
Le regole sui profitti e sulla sostenibilità (PSR) resteranno in vigore almeno per un’altra stagione. I club della Premier League hanno deciso di posticipare l’introduzione delle nuove Squad Cost Rules (SCR), rinviando qualsiasi modifica al quadro normativo finanziario.
Discussioni a Londra, nessuna votazione ufficiale
I venti club del massimo campionato inglese si sono riuniti a Londra per discutere le nuove normative, ma senza arrivare a una votazione formale. L’orientamento comune è stato quello di prendere ulteriore tempo per definire le modifiche, come confermato da un portavoce della Premier League.
Di conseguenza, il PSR, introdotto nella stagione 2015-16 per evitare spese eccessive da parte delle società, rimarrà il riferimento normativo per il bilancio dei club. Attualmente, il regolamento consente perdite massime pari a 126,2 milioni di euro su un ciclo di tre anni.
Squad Cost Rules: un limite alla spesa per stipendi e trasferimenti
Le SCR, se introdotte, limiterebbero la spesa complessiva per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti all’85% dei ricavi del club. Questo si avvicinerebbe ai parametri della UEFA, che impone un tetto del 70%.
Inoltre, verrebbe introdotto un tetto massimo basato sui ricavi della squadra ultima in classifica per i diritti televisivi e i premi economici. Al momento, tuttavia, le SCR restano in fase sperimentale come “regolamento ombra” senza applicazione concreta.
Critiche da Manchester City, Newcastle e Aston Villa
Club come il Manchester City, il Newcastle United e l’Aston Villa si sono opposti al PSR, ritenendolo un freno alla loro capacità di investimento durante le finestre di calciomercato.
Il Manchester City, in particolare, è coinvolto in una controversia legale, accusato di aver violato 115 norme finanziarie tra il 2009 e la stagione 2022-23. Il club ha respinto ogni accusa e attende il verdetto dell’udienza di 12 settimane, conclusa il 6 dicembre. La sentenza è attesa per il mese prossimo e potrebbe avere un impatto significativo sulle future regolamentazioni della Premier League.
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