Milik, croce e delizia: il polacco, sano, è il top che serve

Milik. Nove partite giocate, otto gol, tre nell’ultima uscita in Champions contro il Genk per firmare la qualificazione agli ottavi di finale: una media di praticamente un gol a partita per il polacco, devastante.
Ad essere devastante purtroppo è anche la sequenza di infortuni che non ha mai lasciato in pace il ragazzo ex Ajax; da quando ha messo piede sotto il Vesuvio, condizionandone pesantemente un rendimento; che, quelle poche volte in cui non è stato tallonato da acciacchi vari, gli ha permesso di prendersi in mano l’attacco degli azzurri.
Con Sarri prima, Ancelotti poi ed ora col nuovo tecnico Gattuso: Milik sembra imprescindibile, quelle rare volte in cui sta bene, come dimostra questo ennesimo inizio di stagione folgorante.
Con l’addio quasi certo di un Mertens in scadenza di contratto è lui il centravanti di cui Napoli ha bisogno e su cui punterà, anche se dovesse arrivare Ibrahimovic. Insieme, perché no? Simili nelle caratteristiche e nella struttura fisica; ma complementari e completi al punto tale da poter far sognare la tifoseria partenopea.
Nella classifica cannonieri Milik è a dir poco attardato, con appena 5 reti e distante anni luce da un Immobile che resta favoritissimo nelle quote per il titolo di bomber della Serie A, davanti all’interista Lukaku. Distante anche Cristiano Ronaldo, partito col freno a mano tirato; e per cui sarebbe un piccolo fallimento non essere il Re dei Bomber per il secondo anno consecutivo in Serie A.
Milik è la certezza da cui il nuovo Napoli di Gattuso (che ha ringraziato Ancelotti in conferenza stampa) intende ripartire, con tutta probabilità dal 433. Pronti ad innescarlo ci saranno Insigne a sinistra, che tornerà nel suo vecchio e caro ruolo di punta esterna; e Lozano a destra, anche lui schierato fuori ruolo da punta nei due davanti da Ancelotti.
Dietro tre centrocampisti che uniscono quantità e qualità a fare da filtro ed una linea difensiva; che occorre ristabilire dopo aver ballato in lungo e in largo in questa prima parte di stagione.
Con un Llorente utile in corsa e un Mertens sul piede di partenza, Napoli riparte da Milik: se la dea bendata smette di accanirsi sul polacco, sarà lui il miglior acquisto degli ultimi anni a Castelvolturno.
Una motivazione in più per lui, Euro 2020: la concorrenza di Piatek è forte, nonostante il pessimo rendimento del polacco col Milan; per affiancare Lewandowski in occasione della rassegna continentale per Nazioni, la prima nella storia in versione itinerante.
Per Milik l’opportunità di dimostrare che non serve un Ibra o qualsivoglia altri centravanti per il salto di qualità; Napoli ha già in casa il suo bomber: serve solo trovare continuità e che questa gli venga data da una buona salute; che mai ha avuto per un lungo periodo da quando è arrivato a Napoli.