Salta al contenuto

Milan Maldini: “Siamo a caccia di successi, e sullo scudetto…”

Raffaele Campo

MILAN MALDINI – Intervistato in esclusiva da “La Gazzetta dello Sport“, Paolo Maldini parla del grande momento del Milan, reduce dalla vittoria sul campo della Sampdoria e sempre più primo in classifica.

Così il dirigente rossonero: “Non andiamo a caccia di statistiche da migliorare, ma di successi. Sinceramente non mi aspettavo una striscia di imbattibilità tanto lunga in campionato, ma avevo già visto i segnali in gennaio, prima che il mondo si fermasse“.

MILAN MALDINI

MILAN MALDINI – Prosegue: “Lo dicono i risultati del 2020, che sono oggettivi, ma la nostra stagione adesso si snoda nell’arco di due anni. E non abbiamo un obiettivo prestabilito, il minimo è fare meglio dell’ultima volta. Ci siamo qualificati in Europa League, quindi l’idea è fare di più. Sarebbe assurdo non cercare di andare in Champions League, anche se dalla proprietà non ci è stato dato un input in questo senso. Scudetto possibile? Il Milan sta sognando e non vuole smettere di farlo. Soprattutto, non mollerà. Ai calciatori chiedo sempre di essere ambiziosi. Serve un obiettivo quasi utopistico per arrivare a quello possibile. Chi temo? Dall’Inter mi aspetto una grade crescita, la Juve ha un allenatore giovane e logicamente bisogna assorbire metodi nuovi. Juve, Inter, ma anche Napoli lotteranno per lo scudetto, e noi non ci faremo da parte. Per me non c’è differenza, penso al nostro percorso. Noi andiamo per la nostra strada“.

Su Pioli: “Ha un ruolo speciale. Porta pacatezza, equilibrio, conoscenza di calcio. Porta sensibilità, però anche intensità. Pacato e non martello? E’ quello che si percepisce dall’esterno, ma le assicuro che Pioli è sorprendente. Sa essere un martello a modo suo. Step fondamentale nella sua carriera? Credo sia una opportunità per fare il salto, anche per lui. Tutti con lui stanno crescendo. Con il Milan è scattata una scintilla che forse con altri club non è scattata. Perché è successo? Difficile dirlo, ma quando giocavo percepivo la differenza fra questo e altri top club europei. Il Milan incute rispetto, forse proprio perché ha vinto e perso tanto“.