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Italia, Gattuso su Moldova e Norvegia: “Più importante la prima, trappola sempre dietro l’angolo. Barella, Tonali, Chiesa…”

Alessandro Collu
Italia Gattuso

Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza nella settimana dei due impegni dell’Italia contro Moldova giovedì e Norvegia domenica, gare di qualificazione Mondiale. Così il ct azzurro:

Non sarà una scampagnata, voglio vedere il massimo impegno e proseguire su quello che abbiamo cominciato a settembre. Sono partite ufficiali, indossiamo la maglia azzurra, sicuramente metteremo in campo giocatori che hanno poco spazio e nella seconda cambieremo ancora. Voglio vedere massimo impegno, dobbiamo pensare a noi e non alla Norvegia“.

Sulla Moldova:Mi aspetto una partita difficile, sicuramente cambieremo qualcosa, la trappola è sempre dietro l’angolo ma lo sappiamo bene, anche i miei giocatori sanno che partite facili non esistono più“.

Su alcuni singoli: “Barella è con noi, la prima non la fa; ho parlato con Tonali, non possiamo permetterci di pererci un giocatore importante come lui e rischia di saltare la semifinale; la vedo molto difficile possa giocare la paritta contro la Norvegia”.

Le scelte presenti e future:Le porte della Nazionale non sono chiuse, guardiamo tutti, giriamo tantissimo. Chiesa? Parlo spesso con lui, bisogna rispettare le scelte e le problematiche che ognuno ha, sappiamo bene quello che ci diciamo“.

Gattuso conclude: “Per me è più importante la prima che la seconda, sappiamo bene che la Norvegia in questo momento ti può mettere in grandissima difficoltà per le caratteristiche che hanno, se andare a prenderli o aspettarli, hanno velocità e forza fisica, una squadra in salute e la sfortuna nostra è aver incontrato una Norvegia che sta esprimendo un calcio eccezionale. La partita da preparare e stare pronti mentalmente è quella con la Moldova.

A marzo? I calendari sono pieni, impossibile fare qualcosa, troveremo i ragazzi e cercheremo di fare un raduno, ringraziamo la Lega che ci sta lavorando e sta dando una mano.

Alternanza di moduli? Sì, non lo facciamo per scaramanzia ma vediamo gli avversari“.

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