Fiorentina, Vanoli già sotto pressione: Iachini torna un’ipotesi
Un avvio che preoccupa Firenze
Due punti in classifica e nessuna vittoria. È questo il bilancio della Fiorentina dall’arrivo di Paolo Vanoli, un dato che pesa e alimenta interrogativi sempre più concreti. La sconfitta contro il Verona ha aggravato una situazione già delicata, spingendo il club a riflessioni profonde sul presente e sull’immediato futuro. La squadra è stata mandata in ritiro al Viola Park, scelta che segnala la volontà della dirigenza di scuotere un gruppo apparso fragile sul piano mentale prima ancora che tecnico.
Vanoli sotto osservazione, ma niente strappi
Al momento non si parla apertamente di esonero. La fiducia formale nei confronti di Vanoli resta, ma è evidente che il credito si stia assottigliando. Le prestazioni non convincono, la classifica preoccupa e il tempo non è un alleato. La Serie A non concede pause, e ogni giornata senza segnali di svolta rischia di trasformare il malumore in allarme.
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Iachini sullo sfondo come piano B
In questo contesto prende corpo il nome di Beppe Iachini, profilo già conosciuto a Firenze e ritenuto affidabile nei momenti di emergenza. Non è una suggestione casuale: la dirigenza valuta l’ipotesi di un tecnico abituato a lavorare sotto pressione, con l’obiettivo primario di garantire stabilità e risultati immediati. Il timore di una stagione complicata, persino di una lotta per la salvezza, impone prudenza ma anche lucidità.
Le prossime partite decisive
Il verdetto non è scritto, ma il calendario incombe. Servono punti, subito. Per Vanoli ogni partita diventa un esame, per la Fiorentina una corsa contro il tempo. In gioco c’è molto più di una panchina. C’è l’intera stagione.