Cluj crisi senza fine. Fuori ai sedicesimi di Coppa di Romania

CLUJ CRISI – Quarta sconfitta consecutiva interna per il Cfr Cluj, che esce di scena dalla Coppa di Romania ai sedicesimi per mano della Poli Iasi.
Per gli ardeleni una nuova, cocente delusione in un avvio di stagione da dimenticare.
Il match è stato tutt’altro che spettacolare, entrambe le squadre attraversano un momento poco felice e il gioco ha stentato a decollare. Alla lunga hanno prevalso la maggiori motivazione di Iasi, che si è difeso con ordine e nella ripresa ha trovato il gol da cineteca di Calcan, che vale l’insperato passaggio del turno.
Considerato il distacco di sei punti in campionato dal FCSB e la necessità di vincere le ultime due gare del girone in Europa League per passare il turno, la Coppa di Romania rappresentava per il Cfr Cluj la possibilità di risollevare le sorti della stagione. Ora tutte le attenzioni saranno riposte sul campionato, cercando di lottare fino in fondo per il quarto titolo consecutivo.
Dan Petrescu, visto l’approssimarsi della gara di giovedì con il CSKA Sofia, da vincere a tutti i costi, sceglie di schierare in campo chi finora ha trovato meno spazio. Al centro della difesa esordio dal primo minuto per l’ultimo arrivato Zunic.
Il Cfr prova da subito a imporre il proprio gioco, ma Iasi chiude bene gli spazi e abbassa i ritmi impedendo agli avversari di far circolare la palla con fluidità.
CLUJ CRISI – Il primo tiro in porta è della Poli al 10′, con Almada che da fuori conclude alto un’azione di alleggerimento. Risposta del Cfr al 16′, con Luis Aurelio che al volo da fuori aria calcia sopra la traversa. La gara è spezzettata, con molti falli da una parte e dall’altra.
Prima grande occasione da gol al 32′. Bella manovra sulla destra dei padroni di casa con Costache che va al cross. Luis Aurelio prolunga di testa per l’accorrente Carnat, che lascia partire dalla sinistra un diagonale sul palo opposto fuori di un soffio.
Al 39′ Costache va al tiro da posizione centrale, conclusione debole che finisce innocua tra le braccia di Bosz.
Si chiude così a reti inviolate un primo tempo a tratti noioso e avaro di emozioni.
CLUJ CRISI – La ripresa si apre con una conclusione a incrociare di Carnat, terminata al lato al 49′.
Il Cfr gioca meglio e arriva con maggiore facilità a ridosso dell’area di rigore. Susic, entrato al 46′ al posto di Manea spinge molto sulla fascia destra, mettendo al centro palloni pericolosi.
Al 54′ Costache in area batte a colpo sicuro, trovando la decisiva deviazione di un difensore. Sul conseguente angolo Zunic di testa non inquadra la porta.
Al 59′ Chipciu su punizione sfiora il palo alla destra di Bosz proteso in tuffo. Ma come già accaduto contro il Gaz Metan e l’Uta Arad, sono gli avversari a passare in vantaggio. Calcan pesca il jolly con una magnifica conclusione all’incrocio dei palidai venti metri al 63′. Un minuto dopo Cluj rischia il tracollo su un tiro in contropiede di Popadiuc, deviato in corner da Sandomierski.
Gli ardeleni si buttano avanti a testa bassa. Entrano i titolari Paun, Rondon e Debeliuh. Anche la fortuna sembra aver abbandonato il Cfr, al 75′ dai 30 metri Paun lascia partire un gran tiro che si stampa sulla traversa.
Gli uomini di Petrescu attaccano ma senza idee, la palla circola lenta e Iasi ha gioco facile nel scendere e ripartire. All’84 Calcan, dalla stessa posizione dell’eurogol, conclude a giro impegnando Sandomierski.
Al 91′ su una punizione di Paun dalla trequarti Boss esce a vuoto ma Zunic calcia alto a porta vuota. E’ l’ultimo sussulto del match, per il Cfr è notte fonda.