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Scalvini, il diamante più brillante della gioielleria della Dea

Anthony Ferrara

Giorgio Scalvini, ventenne centrale dell’Atalanta, è la nuova speranza del calcio italiano per la ripartenza post fallimento mondiale

Giorgio Scalvini, difensore classe 2003, è il nuovo che avanza nel movimento calcistico italiano, ma non solo. Il ventenne costituisce il classico punto dal quale ripartire dopo una capitolazione totale come quella del calcio italiano, incapace di qualificarsi per ben due volte al Mondiale e alla disperata ricerca di nuova linfa per restituire credibilità all’intero movimento. La definitiva consacrazione di Giorgio Scalvini potrà avvenire con Luciano Spalletti, Commissario Tecnico della Nazionale il cui dogma risiede nella difesa a quattro.

Particolare non da poco per il classe 2003 considerando l’impiego da centrale di destra nella difesa a tre schierata assiduamente da Gianpiero Gasperini, il quale ha il grande merito di aver concesso visibilità nazionale e internazionale al talento cristallino del nativo di Chiari già dal 2021, data coincisa con l’esordio in Serie A.

Scalvini, il diamante più brillante della gioielleria della Dea

Come normale che sia e al pari di ogni singolo compagno, Scalvini è andato in netta difficoltà al cospetto dell’Inghilterra nell’ultima uscita della Nazionale italiana nel test andato in scena a Wembley e valido per la qualificazione ai prossimi Europei. Le attenuanti del classe 2003 riguardano, appunto, l’adattamento nei movimenti e nelle scalate tipiche di una difesa a quattro come quella adottata dall’ex tecnico del Napoli. Questo risulta l’ultimo step per un calciatore già completo, quasi pronto per i grandi palcoscenici internazionali. Un diamante che, se un attimo sgrezzato, sarà ancor più difficile mantenere nella continua vetrina in allestimento a disposizione della Dea.

Giorgio Scalvini rappresenta, fedelmente, il prototipo di centrale moderno in quanto a duttilità, atletismo, forza fisica e qualità tecnica, talmente elevata che gli consentirebbe di emergere anche nella zona nevralgica del campo. La valutazione apposta dalla Dea sul cartellino del proprio diamante, circa 40 milioni di euro, appare al momento proibitiva per il mercato italiano, ma non sono certamente da escludere assalti provenienti dalla Premier League. Con tre reti in cinquantanove gettoni di presenza in maglia nerazzurra, il ventenne si candida ad un futuro radioso ma, il centrale, si sta già prendendo le luci della ribalta.