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Saturni: “Bernardeschi talento assoluto. Su Chiesa e Montella…” – ESCLUSIVA EC

Redazione
Juventus Bernardeschi

SATURNI BERNARDESCHI CHIESA MONTELLA – Un mago nell’adocchiare giovani talenti. Potremmo descrivere così Ilario Saturni, ex talent scout della Fiorentina agli inizi degli anni 2000. Ne ha portati molti in viola, come Piccini, Venuti, Magnanelli. Qualcuno è rimasto, qualcuno si è affermato altrove. Ma in particolare Saturni era riuscito a portare alla Fiorentina un ragazzino particolarmente talentuoso che poi, facendosi tutta la trafila delle giovanili viola, di strada ne ha fatta molta. Si tratta di Federico Bernardeschi.

EuropaCalcio ha avuto l’onore e il piacere di intervistare proprio Saturni in esclusiva. Argomenti della chiacchierata? Bernardeschi ovviamente, ma anche Chiesa e Montella. Ecco le sue parole.

 

Saturni, partiamo da Bernardeschi. Sta vivendo una stagione particolare. Lodato da Sarri per il suo acume tattico, criticato dai tifosi per la poca concretezza come dimostra l’unico gol realizzato fin qui in 16 presenze, di cui 10 da titolare. Lei da che parte sta?

“Innanzitutto bisogna capire che alla Juventus ci sono tanti campioni e chi pensa che sia facile restare a quei livelli si sbaglia. E’ molto molto complicato. Adesso sta giocando con più continuità ma all’inizio dell’anno spesso non veniva preso in considerazione, ci vuole tempo. Anche perché deve abituarsi a giocare in un ruolo non propriamente suo. Deve ancora consacrarsi, deve ancora fare il salto di qualità definitivo però stiamo parlando di un talento assoluto”.

 

Ecco, parlando proprio di tattica come ha detto lei… Bernardeschi nasce come esterno offensivo. Perché secondo lei Sarri si ostina a farlo giocare centralmente dietro alle punte?

“Questo non lo so sinceramente. Anche perché non seguo da vicino Sarri. Però quello che posso dire è che il meglio di sé lo da sulla sinistra, sempre. Non a destra, dove comunque fa molto bene. Anche da ragazzino giocava lì, io l’ho avuto fino ad un certo punto alla Fiorentina. Poi i giocatori crescono e cambiano anche qualcosina nel loro modo di giocare ma per me dovrebbe agire largo sulla fascia. Ma di sicuro Sarri ne sa più di me”.

 

Quindi massima fiducia in lui nonostante le critiche.

“Assolutamente si”.

 

Adesso le pongo una domanda su un altro giocatore della Fiorentina che, come Bernardeschi, potrebbe lasciare la Viola a fine anno: parliamo di Federico Chiesa. C’è un parallelismo secondo lei con quanto accaduto tre stagioni fa con l’attuale trequartista della Juventus? L’impressione è che abbia perso la voglia di giocare.

“Preciso subito che io non ho rapporti con il ragazzo e con la sua famiglia, ma l’impressione effettivamente è che ci sia qualcosa che non va. Qualcosa non torna perché lui sembra giocare non felice. Lui gli spunti li ha, anche col Torino ha fatto vedere le sue qualità, però va a corrente alternata. Prima invece era dentro la gara per tutti i 90 minuti. Sembra quasi che la testa sia altrove, che non sia sereno. Ma ripeto, queste sono considerazioni personali che faccio da sportivo, non so come stanno le cose realmente”.

 

SATURNI BERNARDESCHI CHIESA MONTELLA – Anche perché dalle giocate di Chiesa dipende un po’ tutta la Fiorentina e soprattutto il tecnico Vincenzo Montella la cui panchina è sempre più a rischio.

Montella non sta vivendo una situazione facile, non sono molto ottimista a riguardo. Io parlo proprio dell’umore che c’è a Firenze, l’aria è pesante. Prima bene o male si cercava di sostenerlo, anche i tifosi più obiettivi, quelli che lo apprezzano, cercavano di dare delle spiegazioni. Ora, invece, è evidente che sia in difficoltà. Non è chiaramente solo colpa sua, lui ama il club e cerca di fare del suo meglio. E’ una situazione difficile e i tifosi stanno perdendo la pazienza…”.

 

E il calendario non aiuta visto che adesso al Franchi arriveranno Inter e Roma prima della pausa…

“Il calendario è complesso. Poi quando le cose iniziano ad andare male, è difficile risollevarsi perché gira tutto storto”.

 

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