Radonjic e il Torino separati in casa: un mese per il definitivo addio
Radonjic, trequartista in forza al Torino, avrebbe avuto nuovamente un diverbio con il tecnico, Juric: l’addio a gennaio appare scontato
La partenza a razzo, in virtù delle tre reti realizzate nelle prime quattro giornate, tutte decisive per i primi sei punti in Serie A agguantati dal Torino, rispettivamente contro Genoa e Salernitana. Poi, il primo diverbio con Ivan Juric, tecnico dei granata, e la conseguente prima esclusione dalla lista dei convocati a ridosso di un fondamentale impegno come quello nel Derby, contro la Juventus. Da quel momento, il rapporto tra Nemanja Radonjic e il Toro si sta velocemente deteriorando, come riportato dal quotidiano torinese, Tuttosport.
Il ventisettenne serbo, infatti, dopo due panchine consecutive contro Inter e Lecce, ha totalizzato solamente undici minuti dal 7 ottobre scorso, vale a dire, da prima della sosta Nazionali. Alla base del poco minutaggio concesso da Juric ad uno dei calciatori più talentuosi dell’intera rosa, non riguarda certo una scelta tecnica, quanto un rapporto assai complicato dal punto di vista caratteriale tra il trequartista e l’ex tecnico del Verona.
Un rapporto mai definitivamente sbocciato che porterà, inevitabilmente, ad una valutazione sul mercato già dall’imminente sessione invernale considerando anche l’oneroso ingaggio percepito dal serbo in relazione alla durata contrattuale: 2 milioni di euro fino al 2025. In quella che avrebbe dovuto rappresentare la stagione della consacrazione per Radonjic in Serie A, si sta consumando l’ormai definitivo addio al Toro.
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