Milan, Morata si presenta: “Voluto tanto, grande fiducia. Parte della storia scritta da questi colori”
Alvaro Morata ha parlato questa mattina nella conferenza di presentazione come nuovo attaccante del Milan. Le sue dichiarazioni principali:
“Ho avuto diverse possibilità di tornare in Italia, quando mi ha chiamato Zlatan e ho parlato con l’allenatore, i dirigenti e non c’era niente da pensare, nessuno mi ha voluto così tanto. Sembrava che ero già un giocatore del Milan agli Europei, sono un tipo di persona che ha bisogno di persone che credono veramente in me, ringrazio la società: non vedo l’ora di scendere in campo, non posso promettere titoli, campionati perché dipendono da tanti fattori ma correrò per pressare e darò tutto, un leader spinge tutti verso il massimo ed è quello che farò io“.
La storia del Milan e i suoi campioni: “Chiedevo scarpe, maglie (a Ibra) per me è un orgoglio essere affianco a lui; ho sentito Kakà, ho parlato con Shevchenko, Pato, Beckam… oggi sono qua perché nel mondo del calcio, una grande parte è stata scritta da questi colori“.
Morata aggiunge: “Non mi interessa di fare 50-60 gol, ci sono quelli che lo fanno e non vincono niente. Alla fine bisogna vincere, godersi il percorso e capire che siamo in un gioco di squadra, tantissimi ci daranno possibilità di segnare tanti gol e a Milanello ho visto cosa si respira, posso solo andare meglio e fare ogni anno di più ma non è la cosa che mi preoccupa. Voglio portare la seconda stella, aiutare questa società a fare ancora di più la storia. Sono i miei ultimi anni della carriera ma i migliori perché sono arrivato alla maturità. Sono molto contento e felice, sono stati fatti tanti sforzi ma vedranno che l’acquisto è Morata“.
Il campionato italiano: “E’ cresciuto molto, ogni anno è più bello da vedere, era molto più tattico. Adesso ogni squadra è preparata e allenata bene”.
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