Salta al contenuto

Milan-Frosinone 3-1: un buon brodino per un Diavolo ancora malato

Anthony Ferrara
Pioli Davide Astori Milan

Milan-Frosinone 3-1, la squadra di Pioli regola i ciociari con le reti di Jovic, Pulisic e Tomori; di Brescianini la rete del Frosinone

Tre lampi nel buio in un San Siro spento e freddo dal punto di vista sentimentale e meteorologico. Nell’anticipo serale della quattordicesima giornata di Serie A, il Diavolo trova nel menù un buon brodino per ricaricare le energie dopo un periodo più che complicato dal punto di vista degli infortuni e dei risultati. Con Theo Hernandez baluardo centrale del fronte emergenza che ha colpito il Milan nel reparto difensivo, il vero protagonista della positiva serata vissuta dai rossoneri è il tanto discusso mercato estivo, con il sestetto composto da Reijnders, Musah, Loftus-Cheek, Pulisic, Chukwueze e Jovic chiamato a dare una spallata all’emergenza.

Dopo un primo tempo quasi soporifero, merito anche di un Frosinone concentrato e aggressivo, nel quale sono proprio i ciociari a sfiorare il vantaggio (con Maignan chiamato agli straordinari sull’incursione palla al piede di Cuni dopo un grossolano errore di Tomori in uscita palla), il Milan trova la rete del vantaggio al primo tiro in porta, in virtù della prima rete in maglia rossonera di Luka Jovic. Nel corso secondo tempo, un Diavolo più assorto e sicuro dei propri mezzi, chiude la partita grazie ad una splendida azione lanciata da Maignan (terzo assist in Serie A per un compagno) e pregevolmente rifinita da Pulisic, con uno spettacolare stop a seguire e un delizioso tocco a scavalcare l’incolpevole Turati. A completare il tabellino dei marcatori contribuiscono Tomori e Brescianini, con l’ex Milan che inganna una retroguardia meneghina nuovamente colpevole sull’ennesima rete da palla inattiva subita in stagione.

Milan-Frosinone 3-1: un buon brodino per un Diavolo ancora malato

Grazie ai tre punti conquistati questa sera, il Diavolo si riporta a quattro punti dalla capolista Juventus, in attesa del posticipo di domani tra Napoli e Inter, al Maradona. Tre calci ad una crisi che non sembra, tuttavia, per nulla superata per la squadra di Pioli, frutto di una prestazione non entusiasmante, ma che ha comunque mostrato la giusta determinazione e l’atteggiamento di chi non ha intenzione di dichiararsi vinto quando mancano, comunque, ancora ventiquattro turni alla fine del campionato. L’unico modo per riaccendere e riscaldare gli animi di uno stadio spento, freddo, come non mai negli ultimi anni.