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Manchester United, rivoluzione senza fine: paga anche Ashworth

Anthony Ferrara
Manchester United Ashworth

Dan Ashworth non è più il Direttore Sportivo del Manchester United: club e dirigente hanno optato per la rescissione consensuale; la nota

MANCHESTER UNITED ASHWORTH – “Se Sparta piange, Atene non ride”, recita un rinomato detto italiano. Indicato, in questo caso, per descrivere l’andamento di una Manchester calcistica che vive un momento di profonda crisi, anche se sta scatenando reazioni diverse all’interno della gestione dei club. Lato United, sulla sponda Red, l’ennesima sconfitta stagionale tra le mura (ben poco amiche) dell’Old Trafford, contro il Nottingham Forrest, ha suscitato l’ennesimo scossone ai vertici dirigenziali. In particolare, un comunicato emesso poco fa dal club britannico, annuncia la rescissione consensuale del rapporto con Dan Ashworth, Direttore Sportivo per il quale il club aveva sborsato 3 milioni di euro al Newcastle, non più tardi di cinque mesi fa.

Dan Ashworth, ha lasciato il proprio ruolo di comune accordo con il club”: alla base di tale decisione, stando a quanto riportato dal quotidiano The Athletic, risiederebbe un rapporto professionale molto controverso con Sir Jim Ratcliffe, nuovo proprietario del Manchester United profondamente insoddisfatto dalle operazioni di mercato portate a termine dal dirigente. Tra queste, rientra anche l’ingaggio di Joshua Zirkzee, ex centravanti del Bologna e relegato in panchina dal nuovo tecnico, Rubèn Amorim, nella gara di ieri dopo la doppietta realizzata nel turno precedente.

I diciannove punti conquistati nelle prime quindici giornate di Premier League, con la zona Champions distante ben otto lunghezze, rappresenta il fallimento di un progetto tecnico che stenta a decollare malgrado gli ingenti investimenti sul mercato. L’altra faccia di Manchester, al momento, risulta sbiadita tanto quanto quella del City di Guardiola, club in profonda crisi d’identità e risultati.

 

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