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Manchester United, è ora che Sir Jim Ratcliffe prenda il controllo

Manos Staramopoulos
Manchester United Ratcliffe

Il Manchester United, un tempo grande del calcio inglese ed europeo, naviga in acque tempestose. La squadra è al 14° posto in Premier League e il tecnico Ruben Amorim non ha nascosto le difficoltà: “Dobbiamo lottare per non retrocedere”. Sebbene la dichiarazione del portoghese possa apparire esagerata, è chiaro che il club attraversa una crisi profonda, anche se il recente pareggio per 2-2 ad Anfield contro il Liverpool ha mostrato segnali di vitalità.

La gestione di Sir Jim Ratcliffe sotto accusa

Da quando Sir Jim Ratcliffe, tramite il gruppo INEOS, ha acquisito una quota del club per 27 milioni di euro nel gennaio 2023, le aspettative erano altissime. Con la famiglia Glazer che gli ha concesso un ampio margine di manovra, si sperava in un rilancio ambizioso. Tuttavia, i fatti raccontano una storia diversa.

Invece di rafforzare adeguatamente la squadra, la dirigenza si è mossa in modo dispersivo, investendo cifre enormi in giocatori come Anthony, arrivato per 90 milioni di euro e utilizzato pochissimo. Oggi lo United cerca disperatamente di cederlo o di piazzarlo in prestito, a condizione che la nuova squadra si accolli il suo ingente stipendio.

Ma i problemi non finiscono qui. La gestione Ratcliffe ha portato al licenziamento di numerosi dipendenti con stipendi modesti, creando malcontento e instabilità interna. Una contraddizione evidente in un club che spende milioni per calciatori e personale di alto livello.

Il malcontento dei tifosi e il caro biglietti

Come se non bastasse, la decisione di aumentare il costo dei biglietti ha ulteriormente alienato i tifosi. In un contesto di crisi economica globale, con il Regno Unito particolarmente colpito dall’inflazione e dagli effetti della Brexit, chiedere 70 euro per una partita diventa un affronto per i tifosi più fedeli.

Il Manchester United rischia di perdere il legame con la sua base di appassionati, quelli che hanno sostenuto il club nei momenti più difficili. Non è accettabile che i sacrifici vengano chiesti solo ai tifosi, mentre la gestione continua a fare errori strategici che pesano sulla competitività della squadra e sulla credibilità del progetto.

Un futuro incerto

È tempo che Sir Jim Ratcliffe prenda il controllo in modo deciso, riformando non solo la rosa ma anche la struttura societaria. Solo con una visione chiara, che metta al centro i tifosi e il rilancio sportivo, lo United potrà tornare a occupare il posto che gli spetta nel calcio europeo. Per ora, però, il club sembra ancora lontano dalla sua rinascita.

 

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