Lucarelli: “Cassano non rispettò un patto: volevo menarlo. Parma…”
Alessandro Lucarelli, ex capitano e dirigente del Parma, ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato anche di Cassano: le sue parole
LUCARELLI PARMA CASSANO – Diciassette anni a Parma, tra campo e scrivania; dente avvelenato nei confronti dell’attuale dirigenza per il trattamento subito e per un addio che pensava potesse non verificarsi mai. D’altronde, decise di firmare in bianco un contratto da ventimila euro a stagione, all’epoca del fallimento del club, pur di restare capitano di una squadra alla quale ha legato gran parte della propria carriera professionale e della propria vita. Alessandro Lucarelli può confermare di averne viste davvero di ogni nel corso della lunghissima esperienza trascorsa in Emilia, tra Presidenti capaci solo di promettere e compagni in grado di non rispettare i patti stabiliti all’interno dello spogliatoio in un periodo molto controverso della storia del club.
Intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, il dirigente – attualmente svincolato dopo il licenziamento subito proprio dal Parma – ha affrontato anche il tema relativo a un litigio con Antonio Cassano: “Non rispettò un patto all’interno del gruppo spiattellando tutto a un quotidiano e fermandosi a parlare con i tifosi. Proprio lui, che era sempre contrario a questi tipi di atteggiamenti. Dopo una partita, quando lo vidi a colloquio con gli ultras per spiegare tutta la situazione in cui versava il club, scesi dalla tribuna per prenderlo a pugni. Per sua fortuna, però, Luca Bucci si frappose ed evitò che lo colpissi. Due giorni dopo ci chiarimmo, ma lui scelse comunque di rescindere e andare via. Non mi diede tanto fastidio quello, quanto il mancato rispetto del patto per mettere in mora la società e Antonio fece di testa sua”.
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“Discorso compagni a parte, quel periodo fu contrassegnato dalle presidenze di Ghirardi e Manenti, con quest’ultimo che si rivelò davvero un pagliaccio per le promesse fatte e gli effettivi comportamenti illeciti, che portarono all’arresto. Il primo mi deluse tantissimo: sembrava volesse il bene del Parma, ma fu il primo a scappare”. Ne ha viste davvero di ogni, Alessandro Lucarelli. Per tutti, il capitano. Per molti altri, una figura ingombrante della quale liberarsi in fretta.
