Laurientè: “Sassuolo mi esalta. Su Kvara e Leao…”

Armand Laurientè, esterno offensivo del Sassuolo, ha concesso un’intervista nella quale ha affrontato diverse tematiche
Armand Laurientè, a stagione non ancora terminata, risulta certamente una delle note più liete di quest’annata calcistica. Le qualità tecniche e la velocità di esecuzione dell’esterno nativo di Gonesse l’hanno reso una vera e propria sorpresa della nostra Serie A. Il classe 1998 non ha minimamente subito il contraccolpo dell’ambientamento in un complicato Campionato come quello italiano, mettendo a referto sette reti e sei assist.
Le scorribande sull’esterno sinistro in un contesto votato all’attacco come quello imposto da Dionisi per il suo Sassuolo, hanno già fatto incrementare a dismisura il valore di mercato di Laurientè, giunto in Emilia per la modica cifra di 10 milioni di euro.
Incalzato su diversi temi nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di Sportweek, il francese ha dichiarato: “Il gioco espresso dal Sassuolo esalta le mie qualità. Mister Dionisi mi esorta sempre a puntare l’avversario per creare superiorità numerica in fase offensiva: una prerogativa che prediligo. L’uno contro uno ha permesso mi integrassi sin da subito in Italia, senza bisogno di apprendere per chissà quanto tempo i meccanismi della Serie A. In generale, amo il dribbling, ma è una possibilità di gioco, non un obbligo:: non deve essere mai una giocata fine a se stessa”.
L’attaccante neroverde ha descritto poi le fasi d’infanzia a Clairefontaine al fianco di Mbappè: “Kilyan è stato mio compagno di stanza in quel periodo. Si notavano già le sue grandi doti ma, per arrivare al livello raggiunto adesso, ha inciso parecchio la sua dedizione al lavoro. Parlavamo di calcio, dei nostri idoli (Cristiano Ronaldo per lui, Robinho e Ronaldo i miei), ma difficilmente di futuro. Si parlava anche di scuola, con voti migliori dei miei”.
Laurientè ha poi espresso un parere personale in merito ad altri due esterni che agiscono sulla sinistra: Leao e Kvaratskhelia: “Sono i migliori in Serie A, senza dubbio. Hanno la capacità di nascondere qualche debolezza a fronte dell’estrema esaltazione delle proprie capacità. Sono due calciatori molto efficaci e sono consapevole di dover lavorare ancora molto per raggiungere quegli standard: ho ancora molto tempo e molta strada per riuscirci”.