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Italia, Gravina: “Riflessioni profonde e responsabilità, non si abbandona presto un progetto”

Alessandro Collu
Italia Gravina

ITALIA GRAVINA E L’USCITA AD EURO 2024 –

Gabriele Gravina, presidente della Figc ha fatto il punto in conferenza stampa il giorno dopo l’uscita ad Euro 2024 con la brutta prestazione e sconfitta negli ottavi contro la Svizzera. Queste le sue dichiarazioni principali:

Credo sia giusto ringraziare tutti coloro che hanno dato un significativo contributo di lavoro per questo evento, i collaboratori della Federazione [..]. Resta la delusione di non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto in fase di preparazione, rimane la delusione di una prestazione, di una incapacità nell’esprimere quello che avremmo dovuto fare e l’incapacità di reagire ad alcuni limiti oggettivi che abbiamo sempre evidenziato che abbiamo sopperito con una reazione diversa rispetto a quella in modo particolare di ieri. Dobbiamo riflettere tutti, ieri lo abbiamo fatto io, il mister, Gigi Buffon e tutta la squadra“.

Gravina aggiunge: “Dobbiamo appellarci ad un grande senso di responsabilità, sono molto pragmatico ed è impensabile abbandonare un progetto pluriennale, non si può pensare di abbandonarlo dopo otto-nove mesi di attività di un tecnico o calciatori che iniziano ad essere coinvolti. C’è da cambiare qualcosa, da rivedere qualcosa in termini di approccio. Ci saranno riflessioni profonde, ieri abbiamo iniziato a confrontarci. Dobbiamo crescere tutti, i problemi li affronto con il lavoro, non ho la cultura di scappare o fuggire davanti alle responsabilità“.

Si guarda al futuro:Spalletti ha la nostra fiducia, deve lavorare, tra sessanta giorni abbiamo un nuovo appuntamento, la Nations League. Ci vuole pazienza, dobbiamo attivare una politica di valorizzazione del talento, tutte le nostre Nazionali giovanili sono tutte qualificate alla fase finale, unica Federazione in Europa; l’under 17 ha vinto il titolo europeo dopo 126 anni; avevamo sempre capito che lo snodo è collegata a quella Nazionale”.

ITALIA, GRAVINA: SECONDA PARTE

Le critiche: “Feriscono tutti, bisogna cercare di prendere spunto da queste per migliorare e crescere, fa parte del ruolo. Quelle costruttive, legittimate da elementi fondati credo bisogna prenderle in considerazione, non quelle strumentali. E’ un momento di chiusura del mio mandato, prevista a marzo 2025, nessuno può governare dall’esterno“.

Come Spalletti, si parla di giovani:Coltivare il vivaio, lavorare con i giovani è un investimento per il futuro, dobbiamo essere tutti d’accordo per fare un progetto di valorizzazione del giovane e ci sono delle resistenze al nostro interno. In base alle norme che disciplinano i rapporti dell’economia, non ho la possibilità se non quella di cercare attraverso un atteggiamento di persuasione, un atteggiamento politico di condivisione all’interno del nostro mondo del calcio“.

Gravina conclude: “Verranno fuori altri ragazzi, ci siamo accorti un po’ tutti che siamo tornati indietro come ha detto Luciano Spalletti ma non ci si può arrendere e annullare le buone prestazioni nel periodo di qualificazione“.

Qui le dichiarazioni del ct azzurro a caldo dopo Svizzera-Italia.

ITALIA GRAVINA