Gamberini: “Potevo andare al Chelsea ma ho preferito prolungare con la Fiorentina”
Ai microfoni di Radio Musica Television è intervenuto l’ex calciatore di Fiorentina e Napoli tra le tante, Alessandro Gamberini, il quale, durante il programma “Taca La Marca”, si è soffermato sulla situazione d’emergenza del calcio italiano e non solo.
Ecco quanto emerso.
La Fiorentina e l’esperienza europea: “Ho vissuto esperienze fantastiche a Firenze. In Champions la partita con il Bayern l’ho seguita da spettatore, visto che ero infortunato, sul campo meritavamo il passaggio e sarebbe stato fantastico superare il turno; però non avevamo una rosa competitiva per poter arrivare in finale. In Coppa Uefa fu diverso, visto che era un anno in cui giocammo un calcio fantastico ed eravamo i più in forma tra tutte le squadre della competizione. La delusione fu perdere con i Rangers, che erano una squadra meno forte rispetto a noi. Avremmo incrociato lo Zenit in finale e in quel momento avremmo potuto vincere con chiunque”.
Vargas e il Napoli: “In quell’anno l’ho visto in allenamento ed è sempre stato un calciatore sorridente, professionale, e che cercò subito di integrarsi nel gruppo, aveva un talento straordinario. Credo che la sua difficoltà sia stata di non riuscire ad entrare in sintonia con il calcio italiano; nel Napoli di Mazzarri la squadra era già rodata – precisa Gamberini – in cui tutto era curato nei minimi dettagli. Da in quel momento in poi non è stato in grado di reagire e di superare queste difficoltà”.
Cavani Napoli: “Mi farebbe molto piacere un suo ritorno, sarebbe un innesto importante. Me lo sono goduto durante il mio periodo al Napoli ed era devastante. Un attaccante così forte, cattivo agonisticamente, che rincorreva e difendeva, era un leader ed un trascinatore.”
La ripresa del campionato: “Non sono a favore di nessuna ipotesi. Spero solo che la decisione che verrà presa sia dettata da considerazioni fatte da professionisti. Da amante e tifoso del calcio mi auguro che si ricominci presto per dare un segnale di ritorno alla normalità. Questo potrebbe aiutare la gente a vedere in modo positivo il futuro”.
Decurtazioni degli stipendi: “Credo che c’è da fare una distinzione. Decurtare uno stipendio di Messi è un conto, ma ci sono giocatori che vivono di calcio e guadagnano il minino federale; spesso questi sono ragazzi vivono lontano da casa ed hanno tante spese o una famiglia a carico”.
Le difficoltà di organizzazione: “Dal punto di vista logistico gli addetti ai lavori devono studiare in maniera capillare le soluzioni giuste; affinché si dia a tutti i membri dello staff la possibilità di fare il loro lavoro in sicurezza. I calciatori devono essere pronti a stringere i denti – sottolinea Gamberini – se si opterà per il ritorno in campo si deve riprendere nell’emergenza e tutti saranno pronti con la mentalità giusta”.
Interessamento di big: “In passato ho avuto diverse offerte ma non ho rimpianti. Era l’anno in cui andavo in scadenza con la Fiorentina e poi ho prolungato per 5 anni, visto che con il sodalizio viola mi trovavo bene. Ci fu l’interessamento del Chelsea di Mourinho e l’Inter, se mi fossi opposto al rinnovo mi sarei accasato in una di queste squadre. Se avessi dovuto scegliere, oggi ti dico Chelsea – ammette Gamberini – perché mi è mancata un’esperienza all’estero; era una squadra in grandissima espansione ed investiva molto, divenne nel giro di poco tempo una delle compagini più forti al mondo”.
Gasperini Maran: “Sono due grandissimi allenatori. Con Gasperini ho avuto la “sfortuna” di averlo per un anno e per di più ero infortunato. Con Maran c’è stato un rapporto più lungo e lì ho visto la crescita di un tecnico, che è pronto a mettersi sempre in discussione. Entrambi curano molto i dettagli, mentre come differenze Rolando (Maran) cerca più un rapporto personale con i giocatori, in modo da ottenere il massimo dai suoi ragazzi; invece Gasperini ci tiene a far rispettare il suo credo calcistico cercando un denominatore comune. Mi dispiace per Maran per come è andata a Cagliari, considerato che aveva iniziato la stagione alla grande”.