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Blatter e Platini assolti di nuovo dalle accuse FIFA

Manos Staramopoulos
Sepp Blatter

Una lunga battaglia legale si conclude con una nuova assoluzione

L’ex presidente della FIFA, Sepp Blatter, e l’ex numero uno della UEFA, Michel Platini, sono stati nuovamente assolti dalle accuse di frode, gestione illecita, falsificazione e appropriazione indebita relative a un pagamento da 2,2 milioni di dollari effettuato nel 2011.

La sentenza arriva dalla Corte penale federale svizzera, che ha confermato la decisione di primo grado del luglio 2022, rigettando l’appello presentato dall’Ufficio del procuratore generale. I giudici hanno accolto la spiegazione dei due ex dirigenti: il compenso era legato a un accordo verbale per attività di consulenza svolte da Platini tra il 1998 e il 2002, mai retribuite per motivi economici della federazione.

Il contesto: un caso lungo quasi dieci anni

Il procedimento giudiziario ha preso il via nel settembre 2015, quando una perquisizione presso la sede della FIFA, a Zurigo, mise sotto indagine i due ex dirigenti proprio dopo una riunione del comitato esecutivo. All’epoca, Platini era considerato il favorito per succedere a Blatter alla guida della federazione mondiale.

I procuratori svizzeri avevano sostenuto che il pagamento fosse privo di giustificazione legale e che avesse “arricchito illecitamente” Platini, in assenza di un contratto scritto. Tuttavia, entrambi hanno ribadito l’esistenza di un patto orale siglato “tra gentiluomini”, ritenuto credibile anche in appello.

Le reazioni: “Platini deve essere lasciato in pace”

Durante l’udienza, Blatter, oggi 89enne, è rimasto in silenzio, visibilmente commosso. Al termine, ha dichiarato:

“Avete visto mia figlia arrivare in lacrime perché credeva in [suo] padre, e io credevo in me stesso. Aspettare così a lungo ha effetti devastanti.”

L’avvocato di Platini, Dominique Nehlen, ha commentato con fermezza:

“Dopo due assoluzioni, la procura svizzera deve riconoscere che questo processo è fallito. Platini deve essere lasciato finalmente in pace.”

Ha inoltre preannunciato possibili azioni legali contro i promotori del procedimento, sottolineando le pesanti ripercussioni personali e professionali subite dal suo assistito.

Prossimi sviluppi: possibile ricorso alla Corte Suprema

Nonostante la doppia assoluzione, i procuratori federali hanno ancora facoltà di presentare ricorso alla Corte Suprema svizzera. Tuttavia, l’impressione è che l’epilogo giudiziario di una vicenda durata quasi un decennio possa considerarsi definitivo.

Resta il segno profondo lasciato da questo lungo iter legale su due delle figure più influenti della storia del calcio moderno, la cui carriera è stata compromessa irrimediabilmente, anche in assenza di condanne definitive.

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