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Benitez sul mancato ritorno a Napoli: “questa è la verità…”

Redazione
Rafa Benitez

Benitez sul mancato ritorno a Napoli – Rafa Benitez ex tecnico, tra gli altri, di Napoli e Liverpool, ha concesso una lunga ed interessante intervista ai microfoni de “Il Corriere Dello Sport“, proprio alla vigilia del big match di domani sera ad Anfield tra la formazione di Luciano Spalletti e quella di Jurgen Klopp. L’allenatore spagnolo ha presentato la sfida tra questi due club rivelando, inoltre, importanti retroscena riguardanti il suo “famoso” mancato ritorno nella piazza azzurra.

Benitez sul mancato ritorno a Napoli – Ecco le sue dichiarazioni al quotidiano romano:

A Napoli: una coppa Italia e una Supercoppa e soprattutto la svolta. 
Ci sono analogie con l’esperienza di Liverpool, perché pure in questo caso il livello delle avversarie – Juve in primis, ma anche Milan, Inter e Roma – era enorme e competere economicamente pareva quasi impossibile. Il potere della Juve degli scudetti lo interruppe il Napoli, due volte.

Ma è vero che, con l’arrivo di quei calciatori, fu modificata la dimensione del club. L’evoluzione di allora, continuata nel tempo, è un merito da riconoscere ad De Laurentiis e ai dirigenti. Con De Laurentiis ogni tanto capita di sentirsi…A Napoli ho vissuto momenti meravigliosi mi sembra bello e positivo scoprire di avere ancora affinità”. 

E’ tornato a Liverpool, ma all’Everton, con un mercato «povero», fu esonerato a metà gennaio. Fu un errore? 
“Mi era stato prospettato un progetto ambizioso, in una città nella quale vivo felicemente con la mia famiglia. Ero fiducioso ed ottimista. Forse l’inizio del campionato eccessivamente brillante illuse un po’ l’ambiente.

Con me la squadra è sempre stata con un margine di minimo sei punti sulla zona retrocessione e con due partite in meno giocate. Quando andai via, arrivarono cinque rinforzi, e per fortuna l’Everton si salvò”.

Dal Napoli è sedotto…. 
“E’ un Napoli che sta facendo cose fantastiche e questo mi rende felice per Adl, per chi gli è vicino, per i tifosi ma soprattutto per Spalletti. Non era facile dopo i due anni in cui è stato fermo. Spalletti sta dimostrando che con esperienza, professionalità, studio costante e grandissima passione si possono ottenere risultati eccellenti e che si può proporre un gioco spettacolare”. 

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