Atletico Madrid, la carica di Raspadori: “Vogliamo vincere”
Atletico Madrid Raspadori – Nella serata di mercoledì l’Atletico Madrid sfiderà l’Inter e uno dei protagonisti della gara sarà Giacomo Raspadori. L’ex Napoli per l’occasione ha rilascia un’intervista a Il Corriere dello Sport parlando della partita europea, ma non solo.
Passaggio all’Atletico Madrid – “Mai avrei immaginato nella vita di indossare una maglia così importante. Qui sono felice anche se gioco poco, ma sono molto ambizioso. Lavoro e vado per la mia strada, quando si hanno opportunità ci si deve far trovare pronti. La Liga è un campionato combattuto, vogliamo essere tra le squadre che se la giocheranno, anche perché sarà una lotta serrata”.
Sull’Inter – “Avversario importante che dopo il derby avrà una motivazione in più. Ma noi dobbiamo e vogliamo vincere, anche se sappiamo di avere davanti un gruppo che in Champions negli ultimi anni è stato protagonista fino alla fine. Siamo pronti. Vogliamo dire la nostra, ovviamente. Per quanto fatto finora, vedo l’Arsenal molto competitivo”.
Sfida scudetto – “La Roma sta facendo un percorso incredibile, ma è difficile fare previsioni. Il Milan non avendo le coppe starà lì, come è successo a noi la scorsa stagione. E poi Napoli o Inter”.
Interesse di Roma e Marsiglia – “Lo scorso gennaio ci fu un interessamento perché a Napoli giocavo poco, ma niente di concreto. Il Marsiglia di De Zerbi ha insistito di più, in inverno e in estate, poi non se ne è fatto nulla. Ma lo considero un allenatore determinante per me, fin da quando ero un giocatore della Primavera del Sassuolo, lo definirei un padre calcistico”.
Atletico Madrid, la carica di Raspadori: “Vogliamo vincere”
Differenze tra Conte e Simeone – “Tosti, esigenti. Con Conte si fa un po’ più di tattica e volume, qui facciamo più intensità e lavori specifici con la palla. Sono entrambi chiari e diretti, parlano in faccia senza problemi: è fondamentale. Chi si infuria di più? Non lo so, è una grande lotta, vogliono trasmettere le cose quando ritengono giusto farlo. Tra un po’ di tempo ve lo dico chi è peggio”.
Ultimi mesi a Napoli – “Ho fatto bene a restare fino a giugno? Sì. Ho deciso io dopo aver parlato con Conte che mi diceva che alla lunga sarei diventato importante e così è stato, anche se purtroppo ho dovuto sfruttare l’infortunio di qualche compagno. Rivincere lo Scudetto è stato un traguardo incredibile“.
Su Spalletti alla Juventus – “Il lavoro è il lavoro, lui e il suo staff meritavano un club di alto profilo. È un’opportunità incredibile, ma capisco che possa stonare per qualcuno dopo lo Scudetto vinto a Napoli, una città che porto nel cuore non solo per gli Scudetti vinti o le persone incontrate”.
Obiettivo mondiali – “Dobbiamo essere arrabbiati e sfruttare anche quello che è successo negli anni scorsi. Andare ai Mondiali è l’obiettivo, non possiamo fallire. Sento la fiducia di Gattuso, ma non conta chi gioca: dobbiamo passare e basta. Siamo una squadra forte con dei valori umani e tecnici importanti, dobbiamo essere positivi e avere il sorriso. Daremo tutto“.
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