Verona-Milan equilibrata ma la decide Reijnders: così al Bentegodi

Dall’inviato a Verona – Conferme per l’Hellas di aver ripreso la strada giusta dopo lo spirito mostrato e vittoria di Parma con extra campo il cambio di proprietà americano e la ricerca di continuità e cambio passo del Milan, con tante assenze, indietro in campionato e discusso dai tifosi: queste le premesse della prima gara che apre la diciassettesima di Serie A. Nel penultimo venerdì dicembrino del Bentegodi, ultima casalinga dell’anno, partenza non veloce di entrambe le squadre mentre il settore ospiti incessantemente canta nei primi venti minuti e poi begli ultimi del primo tempo per la vendita della società in maniera analoga al recente coro ripetuto dei tifosi del Torino. I rossoneri non hanno fretta, quasi volessero aspettare il momento di sorprendere un Verona compatto che però non rinuncia ad attaccare come al 27′ quando Suslov parte da solo, tira e chiama alla respinta bassa Maignan. Attorno alla mezz’ora, problemi per Leao che chiede il cambio e al suo posto entra Theo Hernandez e dieci minuti dopo, pericolo tiro dell’ex Terracciano deviato in angolo.
Ripresa sulla falsariga del primo tempo ma dal nulla, al 55′ Fofana verticalizza e mette Reijnders a tu per tu con Montipó, 1-0 Milan.
Massimo con il minimo sforzo per gli ospiti che ci provano con Jimenez e poi congelano la partita, controllando i tentativi d’attacco gialloblù.
Milan-Roma e Bologna-Verona rispettivamente domenica 29 e lunedì 30 i prossimi impegni delle due squadre.
VERONA: Montipò; Ghilardi, Coppola, Dawidowicz (1′ st Daniliuc), Tchatchoua, Duda, Belahyane (79′ Tengstedt), Kastanos (59′ Serdar), Lazovic (71′ Mosquera); Suslov; Sarr (1′ st Livramento)
Allenatore: Paolo Zanetti
MILAN: Maignan; Emerson Royal (87′ Tomori), Gabbia, Thiaw, Jimenez; Terracciano, Fofana; Chukwueze (69′ Calabria), Reijnders, Leao; Abraham
Allenatore: Paulo Fonseca
Ammoniti: E. Royal, Dawidowicz
Arbitro: Livio Marinelli di Tivoli
VERONA-MILAN, DICHIARAZIONI POST GARA
Terracciano: “Emozioni tornare in questa città, un ruolo che sento mio da centrocampista. Il mister? Sento la sua fiducia, ci troviamo bene. Ci aspettavamo una guerra, conosciamo questa squadra e questo stadio, era importante l’attitudine. Le contestazioni dei tifosi verso la società? Siamo giocatori di alto livello, dobbiamo saper isolarci da ciò che non e in nostro controllo“.
Fonseca: “Era importante vincere, penso che abbiamo meritato. Infortunio Leao? Niente di speciale, pensiamo di recuperarlo per la Roma. Sbagliato tanto le ultime decisioni, non siamo stati troppo aggressivi ma avevano sempre la palla. Jimenez? Voglio sempre energia, deve continuare e vediamo in che posizione e adesso è diventato giocatore della nostra squadra. Cardinale fino al 2028? Dal primo giorno ho avuto il sostegno della società, io sono allenatore e non cambia quello che mi fanno sentire“.
Belahyane: “Grande squadra, partita difficile ma è stata una buona partita. Il mio nome? Sono concentrato sul Verona, questa è la cosa più importante. Penso che la partita è stata decisa da un errore in difesa, ci siamo giocati le nostre armi e potevamo anche segnare”.
Zanetti: “Difficile essere soddisfatti dopo una sconfitta ma in campo ho visto una squadra che ha combattuto colpo su colpo, puniti sull’unico errore. La strada è tracciata, ben chiara e dobbiamo continuare così. Stare dentro pressioni, momento instabile, squadra che sembra smarrita e poi si ritrova vuol dire che siamo rimasti uniti nelle difficoltà. Tengstedt? ll campionato è lungo, aveva subito un infortunio borderline e non voglio rischiare di perderlo ma tutti si sono messi a disposizione; mi dispiace anche per Harroui perso settimana scorsa. Vorrei che questa squadra si salvasse e poi ambire qualcosa di più perché questa piazza merita tanto. Ci è mancato quel pizzico di qualità”.
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