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Serie A, tutte le ipotesi per finire la stagione

Cristiano Abbruzzese
serie a

La Serie A sta conoscendo una fase di stallo non indifferente e tutti i tifosi sono in attesa di capire come terminerà la stagione. D’altronde la lotta per lo scudetto, in particolare, è ancora aperta. Non a caso le migliori quote del calcio occupano sempre un ruolo di primo ordine.

Juventus e Lazio si trovano a distanza di un solo punto in classifica; e i biancocelesti avevano anche vinto lo scontro diretto con la “Vecchia Signora” nel girone di andata. Insomma, sarebbe difficile e forse ingiusto assegnare eventualmente lo scudetto d’ufficio, come già accaduto in Belgio.

La UEFA ha già lasciato intendere che le federazioni, le quali non proveranno a concludere nella maniera più regolare possibile la stagione, saranno escluse dalle competizioni europee. Una bella gatta da pelare per le società più grandi; mentre i club più modesti temono di non potersi giocare la salvezza sul campo fino all’ultimo minuto.

Poter riprendere a giocare, però, non sembra un aspetto così scontato; anzi, in molti si preparano a quello che potrebbe essere comunque l’epilogo più amaro. Lasciare perdere tutto, con conseguenze che sarebbero davvero esiziali.

Quello di maggio risulta ormai essere l’unico mese possibile per la ripresa del campionato. Oltre questa deadline la cancellazione sembrerebbe automatica; in quanto non tutte le squadre si dicono disposte a protrarre la fine di questa stagione al prossimo ottobre.

A quel punto rimarrebbe da capire se andranno stabiliti i verdetti principali o meno. Si potrebbe fare riferimento all’attuale classifica, ma con retrocessioni bloccate. Le promozioni dalla Serie B diventerebbero solo 2 e la prossima Serie A sarebbe eccezionalmente a 22 squadre. Uno scenario che accontenterebbe quasi tutti, ma la Lazio, in primis, vuole imporsi per giocarsi lo scudetto.

Per decidere chi andrà in Europa, si potrebbe persino riprendere in considerazione la classifica del campionato scorso; Juventus, Inter, Napoli e Atalanta tornerebbero dunque in Champions League.

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha preso la parola più volte negli ultimi tempi, escludendo scenari catastrofici. L’assegnazione del titolo sarà possibile in un modo o nell’altro, anche se la Juventus preferirebbe rifiutare lo scudetto quando manca ancora 1/3 delle partite da disputare.

La priorità è completare il calendario, ma l’ombra degli Europei rischia di compromettere tutto nonostante la competizione continentale sia stata rimandata di un anno. Iniziare il prossimo campionato più tardi, infatti, significherebbe anche concluderlo a ridosso degli impegni delle Nazionali.

Molto probabilmente, dunque, quest’estate si giocherà il fine settimana, il mercoledì e poi ancora il fine settimana. La Serie A potrebbe anche riprendere a porte chiuse, per cui alcune squadre dovrebbero giocare lontano da casa per evitare problemi logistici. In tutto ciò, rimangono due semifinali e una finale di Coppa Italia da onorare.

Il tema della ripartenza del calcio italiano è ovviamente molto complicato e sono tante le soluzioni al vaglio; per permettere alle varie leghe nazionali di poter terminare le partite rimaste in calendario. Bisognerà fare attenzione per non incappare in problemi molto gravi sotto il punto di vista economico, data l’assenza di spettatori.

La federazione è stata già chiamata a ridisegnare il calendario, il che dovrebbe cancellare l’ipotesi dei playoff. La UEFA intende far rispettare le competizioni europee anche a luglio inoltrato e, seppur indirettamente, rappresenta un ulteriore indizio per un lento ritorno alla normalità.

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