Roma, Fonseca si presenta in conferenza: “Onorato di essere qui, saremo ambiziosi”

ROMA FONSECA CONFERENZA – Alle ore 15.02 è cominciata l’avventura romanista di Paulo Fonseca, l’ex allenatore dello Shakhtar Donetsk. Dalla sala stampa del Centro Tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria è appena terminata la prima conferenza ufficiale del nuovo allenatore della Roma che, per l’occasione, è stato accompagnato dal ds giallorosso Petrachi.
Proprio Petrachi prende la parola per primo e dice: “Sono felice e onorato di presentare questo personaggio che avrete modo di conoscere molto velocemente. Inizialmente nelle mie valutazioni e della società si pensava di andare su un profilo di un allenatore italiano, ma quella di Fonseca è diventata un’opportunità. Sono felice di aver chiuso con lui”.
ROMA FONSECA CONFERENZA – Poi tocca a Fonseca che si presenta così: “Sono felice e onorato di essere qui e lavorare per questa società e in questa città meravigliosa. Sarà la Roma di tutti, non la mia Roma. Lavoreremo per costruire una squadra ambiziosa”.
Subito il punto sul mercato: “Stiamo lavorando per costruire una squadra forte. Stiamo ponderando le scelte per cercare giocatori che possono aggiungere qualità. Ora sono arrivati Pau Lopez e Spinazzola. Higuain? Sono in piena e totale sintonia con Petrachi e con quanto da lui affermato (‘Roma ideale per lui, qui potrebbe ripercorrere le orme di Batistuta’, ndr). Non mi va però di parlare di operazioni che non sono state concretizzate”.
Sugli obiettivi prefissati: “Il presidente non ha fissato nessun obiettivo, ma quello che io mi pongo è centrare la qualificazione in Champions. Ma la priorità è quello di creare una squadra forte, ambiziosa e coraggiosa. Anche quando non vinceremo, dovremo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Non è una promessa, ma la mia convinzione: ho due anni di contratto, sono convinto che con questa squadra potremo vincere una delle competizioni a cui partecipiamo”.
ROMA FONSECA CONFERENZA – Sulla proposta della Roma: “Sono qui perché ho ferma convinzione di elevare la Roma a un livello successivo. Ritengo che insieme possiamo costruire qualcosa di speciale. Le mie scelte le faccio sulle mie sensazioni, non sull’aspetto economico. Non ho mai esitato quando mi è stata offerta la panchina della Roma”.
Su Zaniolo e Dzeko: “Zaniolo è un giocatore di grande talento, nel quale crediamo. Quello che sto per dire per lui vale per tutti: per me conta il presente e il futuro. Qualsiasi giocatore deve dimostrare ogni giorno di meritare di far parte di questa squadra. Zaniolo ha la mia fiducia, così come i suoi compagni. Vogliamo giocatori che mettano l’interesse della squadra prima di tutto: solo così potremo costruire qualcosa di importante. Dzeko? Non ho parlato con lui, ma l’ha fatto Petrachi. Voglio che restino qui solo quei giocatori che sono felici di rimanere qui: per me è fondamentale avere giocatori dediti alla causa”.
Su Florenzi e Pellegrini: “Li conosco bene questi due calciatori. E’ importante conoscerli anche come uomini, perché questo è un aspetto importante in una squadra. Ma questo discorso della personalità e del carattere è importante per tutti, non solo per loro. Sul ruolo in campo vedremo. Per chiudere il discorso, spesso parliamo di esigenze. Quello che conta è anche il livello di esigenze: portare una fascia di capitano significa essere leader. Devono essere esigenti con se stessi e con i compagni. Ritengo questa esigenza fondamentale”.
Sul capitano: “Florenzi era il capitano, è una questione che analizzeremo, ma la possibilità che sia ancora il capitano è elevatissima”.
Sul sistema di gioco: “Il sistema di gioco non è la questione importante, quello che è importante sono le dinamiche di gioco. Le mie squadre in campo si sdoppiano, poi bisogna valutare le caratteristiche dei calciatori. I giocatori in rosa adesso rispecchiano la mia idea di gioco. In Italia ha spesso vinto la squadra che ha avuto la miglior difesa, cercheremo di migliorare. Serve una squadra intensa garantendo stabilità: per me è importante difendere lontano dalla porta. Il miglior modo per difendere è tenere la palla. Dirò di più: il gioco oggi è più strategico, si conosce molti degli avversari. Questo impone uno studio più approfondito degli avversari. La mia squadra giocherà in maniera strategica per poter battere l’avversario”.
Su Pastore e Perotti: “Se sono qui con noi sono giocatori su cui conto e sui cui faccio affidamento. Sono giocatori di qualità, vale il discorso fatto prima per Zaniolo”.
Sul rapporto con Petrachi: “Tra me e Petrachi c’è un’ottima complicità, insieme stiamo cercando di scegliere i giocatori migliori. Ci sono due tipi di scenari: quello dove Gianluca mi propone un giocatore e io analizzo e viceversa. Nel mercato bisogna anche tenere in considerazione le esigenze economiche. Ma insieme stiamo cercando di scegliere i profili migliori. L’attaccante ideale? Quello che fa gol”.