Rigoni: “Rifiutai la Juve, Gasperini un maestro”

[df-subtitle]Una doppietta all’esordio e la speranza a fine stagione di essere riacquistato a titolo definitivo: Emiliano Ariel Rigoni.[/df-subtitle]A oggi è sicuramente una delle grandi rivelazioni del campionato italiano, pronti via una grande doppietta in un palcoscenico importante come l’Olimpico di Roma. Chi lo seguiva da tempo però, sa benissimo che Emiliano Ariel Rigoni in realtà, è uno dei talenti più interessanti del calcio argentino. Non più giovanissimo (classe ’93), l’esterno offensivo però ora in Italia vuole far decollare la sua carriera. Intervistato da La gazzetta dello Sport, queste le sue parole trascritte da calciomercato.com:
Gasperini ha spinto molto per averla.
“Lo ringrazio, tra noi il feeling è ottimo. Tutti conoscono il suo valore. Nonostante il poco tempo di lavoro insieme mi ha già insegnato parecchio, ad esempio la cura del particolare, nulla è lasciato al caso”.
In che ruolo può far la differenza?
“Sono a disposizione del mister, ma da esterno credo di potermi esprimere al massimo. Meglio ancora partendo da destra per accentrarmi e calciare di sinistro, ma anche come trequartista va bene”.
Perché proprio l’Atalanta?
“È la società che mi ha voluto più di ogni altra. E la Serie A è il top. Non avrei potuto scegliere diversamente dopo l’esperienza in Russia”.
C’erano altre offerte?
“Sì. Penso soprattutto alla Juve, che mi voleva, ma con la Dea parlavo già da un anno. Per me la determinazione con cui un club ti cerca è fondamentale”.
Il cartellino, però, è dello Zenit.
“Valuteremo cosa fare a fine stagione”.
Neanche un pensierino al futuro?
“Nessuno, anche se una cosa posso dirla: non vorrei tornare in Russia”.
Preferenze?
“La Premier è il miglior torneo al mondo, subito dopo la A. Vorrei essere acquistato dall’Atalanta o da un’altra europea”.