Retegui: “È stato difficile lasciare l’Atalanta, ma l’Al Qadsiah…”
Mateo Retegui torna sulla decisione di lasciare il nostro campionato per andare a giocare in Arabia Saudita, più precisamente all’Al-Qadsiah. L’attaccante azzurro ha lasciato l’Atalanta la scorsa estate per circa 70 milioni di euro e un ingaggio superiore ai 20 milioni a stagione: cifre non banali, che avrebbero fatto vacillare chiunque, sia per la società che per il giocatore stesso.
Il classe ’99, tramite un’intervista concessa a Sportitalia, si è soffermato proprio sul suo addio alla Dea e di cosa lo ha spinto ad accettare la proposta saudita, ma anche sul tema nazionale italiana e i prossimi Mondiali. Di seguito le sue parole.
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RETEGUI: “LASCIARE L’ITALIA E L’ATALANTA È STATO DIFFICILE. L’AL-QADSIAH MI HA FATTO SENTIRE DESIDERATO. ANDREMO AL MONDIALE”
ADDIO ALLA DEA – “E’ stato difficile andare via dell’Atalanta e dall’Italia. Da una parte perché all’Atalanta mi hanno fatto sentire speciale. I compagni, lo staff, i lavoratori del club, i tifosi. Tutti quanti mi hanno fatto sentire speciale, mi sarebbe piaciuto continuare con l’Atalanta”.
L’AL-QADSIAH – “E’ arrivato l’Al-Qadsiah, l’allenatore, il direttore. Tutti mi hanno fatto sentire desiderato, è importante per noi questo. Tanti mi avevano parlato del club, del campionato, del Paese. Ho visto il progetto, quello che si stava preparando qui. Qui il calcio è in grande crescita e mi piace essere parte di questo. Però ripeto, non è stata una decisione semplice venire qui”.
L’ITALIA E I PLAYOFF – “Non vedo l’ora che arrivi marzo. Sono partite difficili e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e prenderci quello che viene. Dobbiamo andare al Mondiale, andremo al Mondiale e faremo tutto il possibile per riuscirci“.
