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Popovic, una stella serba al servizio del Diavolo: il Milan lo aspetta

Anthony Ferrara
Popovic Frosinone

Matija Popovic, talento delle giovanili della Serbia e del Partizan Belgrado, sbarcherà al Milan a inizio gennaio: ruolo e peculiarità

Un gigante serbo di appena diciassette anni, diciotto da compiere il prossimo 8 gennaio, data ormai indicata sul calendario del Diavolo per lo sbarco del giovane nel mondo rossonero, non risolverà certamente tutti i problemi del Milan nell’immediato. Eppure, i presupposti per far sì che possa succedere in un futuro non troppo lontano, ci sono tutti. Il talento della nuova speranza del calcio serbo era finito sulla lista dei dirigenti rossoneri da tempo, più precisamente, dall’Europeo Under 17 dello scorso maggio, quando gli scouting hanno evidenziato il nome di Popovic nel corso della manifestazione e hanno intavolato i primi discorsi per sottrarre il diamante dalle mani del Partizan Belgrado, complice la scadenza contrattuale fissata per il domenica 31 dicembre.

L’incursione, proprio sul più bello, del Manchester City, ha momentaneamente destabilizzato una trattativa che sembrava già conclusa ma, il fatto che i citiezens abbiano virato sull’obiettivo Echeverri, la dice lunga sul fallimento del tentativo di sottrarre il gioiello serbo al Diavolo. Ma quale ruolo si addice maggiormente alle caratteristiche di Popovic? Malgrado l’altissima statura, 195 centimetri, il serbo predilige il gioco palla a terra ed è dotato di una tecnica sublime, che gli consente di dribblare i diretti avversari con grande abilità. In un ipotetico schema quale il 4-3-3 adottato dai rossoneri, Popovic potrebbe fungere da falso nove per caratteristiche più comuni da moderno nove e mezzo, le stesse peculiarità di un altro grande obiettivo per il Milan che verrà: Joshua Zirkzee. L’otto gennaio, in ogni caso, è dietro l’angolo: le caratteristiche e il talento di Matija Popovic verranno identificati a stretto giro di posta.

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