Parma-Verona 2-3: spirito e gol Hellas nella vittoria al Tardini

Sembrerebbe l’ultima chiamata per il mister Paolo Zanetti sulla panchina del Verona e allo stadio Tardini affronta il Parma dell’ex allenatore Fabio Pecchia che sta facendo molto bene sulla panchina degli emiliani, prima in Serie B e ora in Serie A.
Dopo le brutte figure dell’ultimo periodo, curiosità nel capire lo spirito dell’Hellas e l’approccio alla gara: in una fredda domenica di dicembre, la partenza è buona, premiata al 5′ dal colpo di testa di Coppola.
La risposta dei padroni di casa arriva all’11’: ospiti che rischiano nell’azione insistita emiliana, poi para Montipó. È Man il giocatore del Parma che cerca di accendere la luce ma l’Hellas c’è con i giusti segnali del corpo e l’aiuto reciproco anche se subisce il pari al 19′ di Sohm che ribatte un salvataggio sulla linea del tiro di Bonny. Grande lotta, l’arbitro cerca di fischiare il meno possibile e all’intervallo si và in parità.
Ripresa con il Parma subito pericoloso con un tiro da fuori e con manovre che costringono alla difesa i veneti ma al 56′ bella azione Sarr-Harroui-Sarr porta al gol quest’ultimo. Certamente positiva la prova dell’attaccante 2001, riferimento in avanti oggi preferito a Tengstedt. Azione molto simile al 64′ con passaggi precisi e palla in mezzo per Harroui ma questa volta la palla non va in rete.
Cinque minuti dopo, rigore in movimento per Man e palla fuori di poco; scaligeri che ottengono quello che non hanno ottenuto nelle ultime gare e fanno il terzo gol con i cambi: Mosquera che ribatte la respinta di Suzuki sul tiro di Livramento ed esultanza sotto i circa 1300 tifosi ospiti.
I crociati non mollano e ci provano fino alla fine, accorciando all’89’ ancora con Sohm: spinti dal pubblico nel finale, il risultato non cambia più e la vittoria porta i ragazzi di Zanetti a raggiungere in classifica quelli di Pecchia a 15 punti, fischiati al triplice fischio.
Nel prossimo turno, il Verona ospita venerdì sera il Milan mentre il Parma andrà a Roma per sfidare i giallorossi.
PARMA-VERONA, TABELLINO
PARMA: Suzuki; Balogh, Delprato, Leoni (65′ Hainault); Valeri, Sohm, Estevez (8′ Haj Mohamed, 76′ Benedyczak), Man; Hernani (1′ st Keita), Cancellieri (1′ st Almqvist); Bonny
Allenatore: Fabio Pecchia
HELLAS VERONA: Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Duda, Belahyane, Harroui (65′ Mosquera), Lazovic (64′ Daniliuc), Suslov (85′ Dani Silva); Sarr (66′ Livramento)
Allenatore: Paolo Zanetti
Ammoniti: Hernani, Coppola, Duda
Arbitro: Simone Sozza di Seregno
PARMA-VERONA, POST GARA
Pecchia: “Qualche ingenuità pagata a caro prezzo però abbiamo spinto sempre, quando fai un vantaggio così all’avversario diventa difficile. A parte il gol e qualche situazione nel primo tempo, il pareggio meritato e poi la partita si è persa. Dispiace per il secondo gol, quei dieci minuti determinanti per la sconfitta. Il campionato è assolutamente equilibrato, i punti bisogna farli, continuo a vedere la giusta voglia e atteggiamento. Tante situazioni create e la partita deve prendere una piega diversa, dobbiamo continuare a lavorare e credere in quello che facciamo. Per fare risultato, dobbiamo fare qualcosa di più, queste partite devono rinforzare e fare esperienze per crescere velocemente, poi il mercato si vedrà. In casa o fuori dobbiamo giocare con la nostra identità“.
Zanetti: “In questo momento ho vari sentimenti, l’orgoglio è di aver saputo navigare nella tempesta insieme alla squadra, perdiamo e vinciamo tutti insieme. Ci siamo ricompattati, proseguendo insieme questa battaglia, attraversando difficoltà ma rimanendo uniti abbiamo dimostrato che possiamo fare partite importanti, fare una figura degna della piazza in cui siamo. Le sconfitte fanno parte del percorso, certi tipi no e oggi una reazione dovevamo averla, questa è la base sempre. Oggi ho fatto scelte e non possiamo permetterci giocatori a mezzo servizio. Sogliano? Il rapporto è importante, profondo, schietto e non è un uomo che ti regala qualcosa, orgoglioso di avergli dato ragione. Non abbiamo fatto nulla, in campo dobbiamo andare come oggi, facendo di tutto andando oltre l’ostacolo. La strada ritrovata è questa, bisogna saper star dentro alle difficoltà e la squadra deve andare in campo degna, con il suo DNA che ritengo sia anche il mio. Mi sono messo dentro la mentalità dei miei tifosi, Soli contro tutti come uno striscione ed è importante star dentro, pronti per lottare perché credo nei miei giocatori”.
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- Juventus, Di Gregorio: “Squadra giovane e unita, strada giusta. Cambiato tutto, Buffon, Peruzzi…”
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