Palladino: “Ho ricevuto tante chiamate, ma ho aspettato la Dea”
Foto Stefano D’Offizi
Raffaele Palladino, neo tecnico dell’Atalanta, si presenta al mondo nerazzurro tramite la sua prima conferenza stampa da allenatore della Dea. L’ex Fiorentina si è soffermato su varie tematiche tra cui gli obiettivi, il modulo e i singoli della rosa. Di seguito le sue parole.
ATALANTA, PALLADINO: “HO ASPETTATO LA DEA STUDIANDO ARTETA. CI TENGO A SALUTARE IVAN JURIC”
L’IMPATTO AL MONDO DEA – “Sono felice di essere qui, in questa grande società, faremo di tutto col mio staff per dare il massimo, voglio ringraziare la famiglia Percassi, Pagliuca e D’Amico per questa opportunità, sono orgoglioso di rappresentare l’Atalanta.”
HO ASPETTATO LA DEA – “Il fatto di restare fermo qualche mese è stata una mia volontà e un’opportunità di crescita, ho imparato l’inglese, ho guardato altri campionati, studiato cose nuove, aspettavo l’Atalanta perché per me è un top club, ho avuto tante chiamate in questi mesi ma quando ho ricevuto quella dell’Atalanta ci abbiamo messo poco, siamo partiti insieme, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, abbiamo gli stessi obiettivi, vogliamo battagliare su tutti i campi. Sono stato a vedere l’Arsenal, il Chelsea, in Inghilterra ho imparato la lingua e il calcio inglese dove ci sono tanti professionisti preparati. Arteta è quello che mi ha colpito di più. Ho visto poi tutte le partite dell’Atalanta”.
LA NUOVA ATALANTA – “Ogni allenatore ha le proprie idee, ci tengo a salutare Ivan Juric, lo ringrazio perché ho trovato la squadra in buona condizione fisica. Ogni allenatore ha le proprie idee, cercherò di mettere delle cose dentro che ritengo giuste per la squadra, il dogma è provare a comandare le gare con intensità, andare forte, battagliare con tutti, una squadra coraggiosa e intensa, dobbiamo lavorare ma c’è un gruppo che ha grande voglia di lavorare, grande dedizione e partecipazione ma ci deve essere anche una voglia di rivalsa, bisogna dimostrarlo sul campo. non sono integralista, cerco di trovare il vestito giusto per la squadra e per ogni giocatore, credo sia stata formata per giocare col 3-4-2-1 in cui credo tanto e mi piace di più, oppure 3-4-1-2 all’occasione, ci sono le caratteristiche giuste, c’è solo da lavorare e pedalare per ottenere i risultati”.
PALLADINO: “HO TROVATO BENE SCAMACCA E LOOKMAN. CREDO TANTO IN DANIEL MALDINI”
OBIETTIVO – “Riportare l’Atalanta in Europa, ci credo tanto perché la rosa è forte, sono stati fatti acquisti importanti sul mercato, ci credo tanto, ora però dobbiamo pedalare con la testa bassa. Dobbiamo dimostrare che indossare questa maglia deve essere sacrificio, dedizione al lavoro e passione, la piazza lo merita”.
SCAMACCA, LOOKMAN E MALDINI – “Scamacca? L’ho trovato bene, credo tanto in lui come negli altri attaccanti, come Krstovic, possono essere antagonisti ma Gianluca ha grande potenzialità e caratteristiche specifiche, può fare bene in certe gare come Krstovic, credo tanto in Scamacca, deve capire che negli allenamenti deve andare forte. Ho telefonato a ogni giocatore che era in nazionale e Lookman l’ho trovato bene, valuterò il suo impiego in base a quello che mi dirà il campo, per me è un giocatore molto forte. Io punto su tutti, ho 22 giocatori di movimento e tre portieri e punto su tutti, credo tanto in Daniel Maldini perché lo conosco, sa che bisogna andare forte negli allenamenti e sa che deve sfruttare la sua occasione, ma sono le gare a darmi le risposte, credo anche a Lookman e Sulemana nel suo ruolo.”
I GIOVANI – “Ci sono calciatori di grande prospettiva, forti, si può fare un grande lavoro, li farò crescere individualmente, darò valore ai singoli, non si smette mai di imparare e di crescere, bisogna migliorare tutti gli aspetti, sono esigente in tutti gli aspetti, si lavora su aspetto fisico, mentale e tecnico”.
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