Palestra: “Ecco come sono diventato terzino. A Cagliari…”

Marco Palestra è la vera rivelazione di questo avvio di campionato. Con le sue poderose avanzate sulla fascia destra si sta dimostrando decisivo per la corsa salvezza del Cagliari e queste ottime prestazioni non possono non render felici l’Atalanta, proprietaria del cartellino. Il classe 2005 però, si sta dimostrando decisivo non solo con i rossoblù, ma anche con la Nazionale U21 sotto gli ordini del ct Baldini, come dimostrato nella gara contro la Svezia, in cui Palestra ha servito l’assist per il terzo gol azzurro.
In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, l’esterno 20enne ha parlato di come si stia trovando in Sardegna, di come è nato il ruolo di esterno e proprio della Nazionale U21, toccando anche argomenti extra campo.
PALESTRA: “BALDINI CI PARLA MOLTO E CI FA CAPIRE MOLTE COSE. HO SCELTO CAGLIARI PER LA CONTINUITÀ, SI STA BENISSIMO”
NAZIONALE U21 – “Secondo me già a settembre si era visto che eravamo un bel gruppo. Poi devo dire che il nostro punto di forza è veramente l’unione perché ci troviamo benissimo, facciamo tutti la corsa in più per il compagno e quindi questo ci aiuta a sentir meno la fatica. Siamo una bella squadra sia a livello di gioco sia soprattutto a livello di mentalità, di carattere. Baldini? Il mister è bravissimo, in campo e anche fuori: ci fa tanti discorsi, ci parla molto, ci fa capire tantissime cose, non solo riguardanti il campo, ma anche tutti i dettagli che ci possono essere utili”.
CARATTERISTICHE TECNICHE – “Velocità? Quelle sono caratteristiche personali. Così come se mi paragoni con Pafundi sul piano tecnico, penso che vinca lui. Nei test all’Atalanta ero uno dei primi: in velocità Bellanova va più forte di me, nella resistenza Ederson era meglio di me. A Cagliari di test non ne ho ancora fatti ma penso di essere messo bene. Saper giocare con entrambi i piedi? Una cosa che ho sempre avuto, almeno non mi ricordo di essermi mai allenato su questo aspetto. E sì, è una questione di comodità. Quando gioco a destra mi trovo bene a puntare col sinistro perché sento di avere più forza se me l’allungo, se gioco a sinistra preferisco portarla appunto col destro”.
CAMBIO RUOLO – “Fino all’Under 17 facevo la mezzala, poi per esigenza mi hanno messo terzino sinistro un paio di partite, ho fatto bene, poi a destra… Ma la cosa curiosa è che quando ero ancora più piccolo così, in Under 15, ero veramente uno dei più lenti della squadra: un po’ più tecnico, ma senza tanta velocità. Poi crescendo, non so come, sono cambiato, sono diventato più veloce. Ed eccomi qui”.
LA SERIE A – “Chi mi ha impressionato di più in Serie A? Lautaro, Bastoni, anche Dimarco. Diciamo che l’Inter è la squadra che mi ha impressionato di più per le giocate. Ma devo dire che anche allenarsi con Ederson e Lookman aiuta tantissimo, sono di un altro livello”.
LA SCELTA DI CAGLIARI – “Ritenevo di aver bisogno di fare un anno con continuità, sento che più gioco più riesco a esprimere le mie qualità. A Cagliari si sta da dio: tifosi, compagni, allenatore, sono tutti bravi devo dire. Ho trovato un bell’ambiente“.
HOBBY E FIFA – “Non sono tipo da Netflix. Gioco a Fifa, ma la mia squadra non è fortissima perché non ci metto i soldi, quindi è difficile farla salire in fretta. Il Palestra virtuale? Eh, posso dire molto molto molto scarso. Mi sono schierato nelle prime tre-quattro partite e non facevo un passaggio giusto, quindi mi sono messo in panchina e lì resto. Per quest’anno ormai è andata così, faccio bene in questa stagione e speriamo che la prossima mi diano una carta migliore!”.