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Nkunku, problema da nove per il Milan: e gennaio si avvicina…

Anthony Ferrara
Nkunku Milan gennaio

Anche al Tardini di Parma, il Milan di Massimiliano Allegri non ha potuto contare sull’apporto di Nkunku: numeri impietosi e a gennaio…

NKUNKU MILAN GENNAIO – Il 14 novembre, venerdì, compirà 28 anni. Eppure, per Christopher Nkunku, almeno dal punto di vista calcistico, le ragioni per festeggiare sono ben poche. Anche al Tardini di Parma, nel corso dell’anticipo dell’undicesima giornata del campionato di Serie A, il francese è apparso avulso al gioco rossonero. Mai realmente imbeccato da centravanti e, quelle rare volte in cui è successo, il numero 18 si è fatto anticipare dall’avversario di turno. Troppo leggero, a tratti indolente e ancora fuori condizione: i capi d’accusa cominciano a essere notevoli per l’acquisto principe dell’estate rossonera. Tanto che l’ex Chelsea è finito, ufficialmente, sul banco degli imputati da parte di sostenitori e addetti ai lavori rossoneri, ancora in attesa di un lampo fulminante da parte di un calciatore che, da Londra, ha portato solamente nubi.

I numeri, d’altronde, sono impietosi: 252 minuti in campionato, con un solo assist confezionato e tanti, troppi, passaggi a vuoto. Da centravanti non convince, da seconda punta che gravita intorno a Leao – con il numero 10 delegato a dettare il passaggio in profondità a Modric e compagni – Nkunku continua a steccare. Un solo tiro verso lo specchio di Suzuki, nel corso del primo tempo, con un fendente ben neutralizzato dall’estremo difensore giapponese e, poi, nulla più. L’attaccante francese, giunto a Milanello per la bellezza di 42 milioni di euro complessivi, non sembra ancora particolarmente integrato negli schemi tattici di Mister Allegri.

Così, al minuto 60′ di una gara con troppe ombre e quasi nessuna luce, il classe 1997 ha lasciato il campo in favore di un Loftus-Cheek spesso e volentieri utilizzato da punta proprio per le lacune mostrate dall’ex Lipsia. Improbabile pensare che a gennaio le strade del francese e del Diavolo possano dividersi, ma appare alquanto plausibile pensare che la dirigenza possa propendere per l’acquisto di un attaccante e declassare ulteriormente Nkunku dalle gerarchie. Certo, il quasi ventottenne non ha tutte le colpe del mondo, ma gli alibi cominciano a finire.