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Milan, Niang sul derby: “Sogno ancora quel gol, da Allegri…”

Jacopo Petricciuolo
Niang Wydad Casablanca ufficiale

Milan Niang Allegri – Domenica sera a San Siro andrà in scena l’attesissimo derby di Milano tra Inter e Milan: entrambe le squadre arrivano alla sfida in forma e pronte a regalare un grande spettacolo ai tifosi. M’Baye Niang, ex rossonero, ha parlato a La Gazzetta Dello Sport parlando delle emozioni vissute in campo, ma non solo.

Sul derby di inizio 2016 – Eravamo sfavoriti perché l’Inter era stata in testa alla classifica fino a tre settimane prima ma giocammo una grande gara. Alex segnò l’1-0 di testa, poi Icardi calciò sul palo un rigore e il loro mancato pareggio ci dette la spinta per chiudere il match: Bacca firmò il 2-0 su un mio cross dalla destra e poi arrivò anche il mio 3-0, al secondo tentativo, dopo una respinta di Handanovic“.

Sul gol – “Tutti sapevano che il mio sogno era segnare nel derby. L’ho avuto fin da quando sono arrivato da ragazzino a Milanello e ci sono riuscito”.

Rapporto con Mihajlovic – Sinisa era come un padre per me. Mi ha sempre dato fiducia: fin dal primo giorno che è arrivato, mi ha considerato un punto fermo della squadra. Gli dovevo molto e per questo sono andato ad abbracciarlo dopo quella rete. È stato il mio modo per ringraziarlo. La notizia della sua scomparsa è stata terribile e anche adesso per me rimane una persona importante: da dove è, so che mi guarda e io faccio di tutto per renderlo orgoglioso”.

Milan, Niang sul derby: “Sogno ancora quel gol, da Allegri…”

Rapporto con Balotelli – Mario è come mio fratello. Non ci sentiamo tutti i giorni, ma gli voglio bene e lo scorso anno a Genova abitavamo vicini”.

Su Balotelli svincolato – “Difficile spiegare il perché. Mario ha una qualità che pochi altri hanno. Sono sicuro che presto troverà una squadra che gli darà fiducia e che la ripagherà segnando molti gol. Chi prende Balotelli, fa un affare. Se sei forte come lui, non puoi esserlo una stagione e poi diventare scarso. Chi dice che è finito, si sbaglia: Mario ha solo bisogno di un allenatore che creda in lui. Il resto sa farlo da solo”.

Debutto in Serie A con Allegri – “Non avevo ancora diciotto anni, eppure lui mi ha messo dentro nella ripresa a Bologna, dimostrando grande fiducia”.

Insegnamenti di Max – “Un po’ tutto. Ero già professionista in Francia, con il Caen, ma il campionato italiano e il Milan erano di un livello superiore. Allegri mi ha spiegato come si sta ad alto livello, come si gestisce la pressione, come si giocano partite importanti ogni tre giorni, perché facevamo pure la Champions. Era l’allenatore ideale per un giovane come me e lo ringrazio per ciò che mi ha trasmesso”.

Ritorno di Allegri al Milan – “Se vuoi vincere Allegri è l’allenatore giusto, quello di cui hai bisogno. Perché sa come si conquistano gli scudetti e le coppe: la sua carriera parla chiaro. In più migliora i giovani, sa gestire i campioni e lo spogliatoio. Nell’arco di una stagione ti dà tanti punti”.

Milan, Niang sul derby: “Sogno ancora quel gol, da Allegri…”

Scudetto possibile? – Tifo per il Milan e lo spero con tutto il cuore. La squadra è forte e lui può fare il resto”.

Derby da scudetto? – L’Inter è tosta, da qualche anno lotta per il tricolore e ha una rosa importante. Sarà una bella lotta fino alla fine anche con il Napoli“.

Inter più forte del Milan? – Come rosa secondo me no: entrambe hanno giocatori importanti e alla lunga la differenza la faranno la continuità di rendimento e un pizzico di fortuna in più”.

Favorita – “In un derby non si può indicare un favorito. Spero in una vittoria del Milan: contro le grandi i rossoneri finora hanno ottenuto i risultati migliori e mi auguro che la tendenza resti la stessa”.

Possibili protagonisti – Rafa (Leao) sta tornando in forma dopo l’infortunio e ha dimostrato il suo valore nelle ultime partite. In più Allegri recupererà Rabiot: Adrien è uno che quando è al top, fa la differenza. Lo conosco da quando era al Psg ed è un amico. Il Milan non poteva fare un acquisto migliore negli ultimi giorni di mercato perché lui segna, serve assist, dà esperienza e in mezzo al campo si sente. Il suo arrivo ha migliorato la squadra e ha… indebolito parecchio il Marsiglia“.

Su Modric – Modric è un fuoriclasse che ha giocato nel Real e ha vinto tutto. Non ha bisogno delle mie parole perché è abituato a certi palcoscenici. San Siro comunque è uno stadio eccezionale e nel derby sentire il boato dei suoi 75.000 spettatori ti emoziona”.

Miglior ricordo al Milan – La Supercoppa del 2016 vinta a Doha contro la Juventus. È stato il mio primo trofeo e conquistarlo in quel modo, dopo i rigori, è stato super anche se non ho giocato”.

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