Milan formato Max: a Udine, è stata la mano di Massimiliano Allegri
La splendida vittoria in trasferta del Milan, in quel di Udine, regala sorrisi e nuove certezze; la mano di Massimiliano Allegri è già nota
MILAN UDINE MASSIMILIANO ALLEGRI – Per meglio comprendere e interpretare la sontuosa prestazione del Milan di Massimiliano Allegri a Udine, è meglio partire dalla fine. O meglio, dal minuto cinquantuno. In transizione difensiva, su azione tentata dall’Udinese di Runjaic, un’uscita palla nella propria metà campo consente ai rossoneri di ribaltare completamente il fronte e portare, infine, Pulisic sotto lo spicchio del settore ospiti per celebrare il definitivo 0-3 di una partita dominata in lungo e in largo. Perché se è vero che le partite si vincono anche nei dettagli, la verticalità e la precisione in uscita fa riferimento a un’idea. A una concezione secondo cui lo stereotipo di “corto muso” viene sostituito dal “lungo muso”, grazie a una proposta di gioco definita e cinica, allo stesso tempo. Il Milan di Udine è uno spettacolo e la mano di Max è già ben nota.
Milan, l’azione dello 0-3 di Udine come manifesto del nuovo progetto
Dopo il solito recupero aggressivo nell’ultima porzione di campo attuato dalla fase difensiva rossonera, Luka Modric – in posizione defilata – serve Tomori. Il centrale inglese, a sua volta, imbecca Saelemaerkes (accentrato) in verticale, con il belga già predisposto alla prossima mossa. Altra verticale, semplice ma più che efficace, per Adrien Rabiot, vero motore di una mediana alla quale dona fosforo, dinamismo, fisicità e tecnica. Il francese studia il taglio di Pulisic, con quest’ultimo che attende il momento esatto per colpire, con un gancio destro che buca (il non perfetto) Sava e le ultime speranze di rimonta dell’Udinese. E’ la rete del definitivo 0-3, ma c’è molto di più.
L’altra faccia del Diavolo ammirata a Udine evidenzia un collettivo che concede pochissimo (otto occasioni da reti alle avversarie nelle prime 4 giornate: dato sugli Expected Goals tra i migliori in Europa: 0,56 a partita) e colpisce al momento giusto. Una proposta di gioco serissima, per un Milan così quadrato e cinico come non lo si ammirava da tempo. Massimiliano Allegri ha già in mano le redini della squadra: la fa accelerare quando serve e le fa indossare un paraocchi per evitare di distrarsi dalle esaltazioni o dagli isterismi, come nel caso della prima a San Siro, contro la Cremonese.
A Udine, la faccia migliore del Diavolo: il Milan espugna il Friuli
Il tecnico livornese aveva inquadrato la gara di Udine quale una delle quattro più importanti del campionato, probabilmente per esortare i suoi a non rivolgere eccessiva attenzione alle prossime sfide contro Napoli e Juventus. E la squadra esegue alla perfezione approcciando al meglio una sfida complicata, ma incanalata sui giusti binari sin dai primi 45 minuti. La tappa in Friuli fa salire il Diavolo sul treno dei desideri: quelli che dovranno condurre a tagliare il traguardo Champions. La strada è ancora lunghissima, impervia, ma Udine potrebbe segnare una prima fermata del vero Milan che Max ha in mente per il futuro.