Leroy (Le Parisien): “L’eliminazione con lo United pesa ancora come un macigno per il PSG. Su Icardi…” – ESCLUSIVA EC

[df-subtitle]Leroy, firma dell’importante quotidiano parigino, analizza in esclusiva a “Europa Calcio” la stagione della squadra di Thomas Tuchel[/df-subtitle]
Domenica sera, con ben cinque turni d’anticipo, il Paris Saint-Germain si è laureato campione di Francia, vincendo l’ottava Ligue 1 consecutiva grazie agli 84 punti finora conquistati, frutto di 27 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. In quest’ultimo turno è arrivato il successo per 3-1 contro il Monaco grazie alla tripletta di Mbappé, ex della gara. Un dominio del campionato quindi pressoché assoluto.
Non è stato però altrettanto positivo il percorso in Champions League, in quanto la squadra allenata da Thomas Tuchel è uscita agli ottavi di finale contro il Manchester United con quel gol su rigore realizzato da Rashford al 90′ che gelò l’intero Parc des Princes e che fissò il risultato sul definitivo 1-3 per gli inglesi.
Per analizzare la stagione del Paris Saint-Germain – in attesa della finale di Coppa di Francia in programma sabato contro il Rennes di Niang, Sarr e Ben Arfa -, “Europa Calcio” ha intervistato in esclusiva Yves Leroy, firma dell’importante quotidiano “Le Parisien“. Il tutto senza dimenticare il calciomercato.
Pochi giorni fa è divenuto ufficiale l’ottavo trionfo consecutivo in Ligue 1. Qual è il bilancio di questa annata?
“La stagione è stata impressionante in campionato, con una grandissima partenza e senza alcun tipo di incertezza. Questa vittoria non è assolutamente una sorpresa. Tuttavia, quando si fa il bilancio della stagione non si può tralasciare l’eliminazione Champions League, sarebbe ingannevole fare diversamente. I tifosi sono ancora delusi. Per un club come il Paris Saint-Germain, vincere la Ligue 1 è il minimo sindacale“.
Quanto pesa l’eliminazione in Champions col Manchester United?
“Tantissimo. Il club è ancora soffocato da questa eliminazione e tutto è influenzato da tale risultato terribilmente brutto. Possiamo avvertire un senso di “depressione” dentro e fuori dalla società. Il PSG aveva un buon allenatore e i giusti giocatori per qualificarsi. Probabilmente hanno sentito molta pressione per via delle eliminazioni delle stagioni precedenti agli ottavi di finale. La famosa “remuntada” di due anni fa era entrata probabilmente nelle menti dei giocatori quando avevano subito il secondo gol di Lukaku nel match di ritorno, e così avevano smesso di giocare. E’ vero che sono stati anche sfortunati con il VAR, ma avrebbero dovuto essere molto più fiduciosi e forti di fronte a un avversario molto giovane“.
Quanto manca ancora al PSG per questo prestigioso obiettivo continentale?
“Se consideriamo l’organico e i giocatori chiave, direi che manca molto poco. Ci sono sia qualità che esperienza per arrivare ai quarti o anche in semifinale. Ma va migliorato l’approccio alle partite. Come ho accennato prima, sono stati sfortunati con l’arbitraggio, ma non ci si può aggrappare ogni volta a questo se non si trova giusta la mentalità su come affrontare l’avversario“.
A proposito, sembra che Tuchel non stia vivendo un periodo facile con l’ambiente parigino. Lei cosa pensa del tecnico tedesco?
“Tuchel ha buoni rapporti con i media ed è molto interessante da ascoltare durante le conferenze stampa. Cerca spesso di spiegare le sue scelte e il modo in cui cerca di far giocare la squadra. Da dopo l’eliminazione in Champions è stato molto più teso. Il suo rapporto con il direttore sportivo Antero Henrique non è buono e lo possiamo capire dalla maggior parte dei suoi interventi al pubblico. Tuchel ha un buon feeling con i suoi migliori giocatori ma i suoi risultati non sono stati migliori di quelli degli allenatori precedenti. Ha provato molti schemi tattici e ora la squadra è più versatile. La prossima stagione sarà decisiva per confermare i progressi“.
Qui in Italia, quando leggiamo del PSG, pensiamo anche a Gianluigi Buffon. Resterà all’ombra del Parc des Princes?
“La situazione sembrava chiara prima del Manchester United, in quanto tutti pensavano che avrebbe firmato un nuovo accordo. Da dopo quella serata, però, ora è tutto davvero confuso. Il rapporto tra Buffon e il club è buono, ma ad esser sinceri non sappiamo se l’errore contro i “red devils” potrebbe cambiare le cose. Da dopo quell’episodio l’ex Juventus ha giocato molto meno. Se dovesse rimanere, è chiaro che resterà come secondo di Alphonse Areola“.
In estate che tipo di calciomercato farà il PSG?
“Il presidente Al Khelaifi ha detto che il PSG aveva soldi da spendere quest’estate. La società ha poi firmato un grosso affare relativo allo sponsor principale sulla maglia. Tuttavia, ogni anno c’è ancora molto da pagare per i cartellini Neymar e Mbappé, quindi è impossibile comprare tre giocatori per circa 100 milioni di euro, in alternativa dovrebbero vendere gran parte della squadra. Tuchel vuole quei tre-quattro giocatori in più. Scommetterei su uno o due grandi acquisti e poi alcuni investimenti “intelligenti” su giocatori liberi o poco costosi“.
In questi ultimi giorni, il nome di Mauro Icardi, bomber dell’Inter, molto accostato alla squadra di Tuchel. Sa qualcosa a riguardo?
“Onestamente, no. Cavani è ancora in squadra e ha uno stipendio molto alto. Il suo contratto scade nel 2020 e lui vuole restare. Anche se la situazione può cambiare – vista anche l’attuale posizione in campo da attaccante centrale di Mbappé -, ad oggi è abbastanza improbabile un suo addio. Icardi potrebbe essere un’ipotesi se Cavani dovesse per davvero andare via, ma il PSG potrebbe anche decidere di prendere un’ala (avevamo infatti parlato di un possibile interessamento per Nicolas Pépé del Lille)“.
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