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Lazio show all’Olimpico: 4-0 al Verona, Castellanos protagonista

Stefano D'Offizi
Esultanza Lazio

Dopo lo stop all’esordio contro il Como, la Lazio si presenta davanti al proprio pubblico con un atteggiamento completamente diverso. Il trascinatore è Castellanos, autore di una rete e di due assist, con Guendouzi, Zaccagni e Dia a completare il tabellino dei marcatori.

Primo tempo a senso unico

La Lazio scende in campo con l’undici annunciato alla vigilia: in avanti il “Taty” affiancato da Cancellieri e Zaccagni, regia affidata a Rovella con Guendouzi e Dele-Bashiru ai lati, difesa guidata dal duo Gila-Provstgaard davanti a Provedel, esterni Marusic e Tavares. Dall’altra parte Zanetti opta per il 3-4-1-2 con Giovane e Sarr in attacco e le novità Ebosse e Harroui.

Il match si sblocca subito: al 3’ Castellanos riceve palla nello spazio e serve Guendouzi che taglia perfettamente alle spalle della difesa e supera Montipò con freddezza. Passano pochi minuti e arriva il raddoppio: recupero alto della Lazio, dialogo rapido tra Zaccagni e Castellanos, con lo spagnolo che inventa una rabona di ritorno per il compagno; l’esterno biancoceleste non sbaglia e piazza la conclusione sul palo lontano.

Il Verona prova a farsi vedere al 25’ con Harroui su imbeccata di Giovane, ma il tiro è centrale e Provedel blocca. Poco dopo Bernede ci prova dalla distanza: il portiere laziale tocca quel tanto che basta e la palla si stampa sul legno. Ancora Giovane tenta l’acuto, ma l’estremo difensore capitolino si oppone.

Al 41’ la Lazio cala il tris: punizione laterale di Rovella, difesa scaligera in affanno e Castellanos ne approfitta colpendo di testa indisturbato. L’ultimo scorcio della frazione scivola via con i padroni di casa che amministrano senza rischiare.

Ripresa e poker finale

Al rientro dagli spogliatoi Zanetti cambia tre uomini, inserendo Bella Kotchap, Frese e Al-Musrati. Lo spartito, però, non cambia. Cancellieri ha subito la chance per il quarto gol ma calcia alto davanti a Montipò. Zaccagni poco dopo cerca la zampata di punta, ma il portiere ospite si distende e chiude.

Il Verona reagisce attorno al 66’, senza però impensierire seriamente la retroguardia laziale. Sarri inserisce forze fresche e la squadra riparte: Pedro inventa una serpentina, scarica su Pellegrini che conclude con potenza ma fuori misura.

Il poker arriva all’82’: accelerazione di Belahyane sulla corsia, palla al centro e Dia appoggia comodamente in rete. Senza recupero, l’arbitro chiude le ostilità. L’Olimpico festeggia i biancocelesti, il Verona torna a casa con una pesante sconfitta.

 

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