L’involuzione di Luka Jovic
L’involuzione di Luka Jovic: Nel focus odierno parleremo dell’involuzione dell’attaccante della Fiorentina: Luka Jovic.
Attaccante serbo nato nel dicembre del 1997, ha iniziato la sua carriera professionistica nella Stella Rossa poco meno di 10 anni fa. In quasi 3 stagioni nella squadra serba, ottiene 48 presenze e 12 reti, che gli valgono la chiamata del Benfica. L’attaccante, non ancora ventenne, viene aggregato alla squadra B, ma ha anche l’occasione di esordire con i “grandi”. Vince qualche trofeo, disputando, però, solo pochi minuti con la prima squadra.
Così, nel 2017, arriva l’interessamento con conseguente acquisto da parte dell’Eintracht Francoforte. Luka Jovic si rivela inarrestabile e in Germania sembra nascere una nuova stella del calcio. In 2 stagioni con i tedeschi, mette a segno 36 reti in 75 presenze complessive.
L’involuzione di Luka Jovic
Nel 2019, dopo il biennio a Francoforte, ad acquistarlo è il Real Madrid per una cifra pari a circa 60 milioni di euro. Nella capitale spagnola, però, il serbo delude le aspettative. L’ambientamento in un top club è difficile e parte indietro nelle gerarchie, a discapito di un top come Karim Benzema.
Dopo la prima annata, le statistiche non sorridono: 32 presenze, di cui la maggior parte da subentrato, e solo 2 gol. Troppo pochi per un club che non può aspettare; ritorna in prestito al Francoforte, con il riscatto fissato a 40 milioni di euro. In Bundesliga non ritrova la forma degli anni precedenti, con sole 4 marcature.
Torna al Real Madrid per un’altra stagione da comparsa, prima di volare per l’Italia, precisamente a Firenze, con una formula particolare. I viola non pagano nulla per il cartellino, ma le “merengues” si assicurano il 50% della futura rivendita del calciatore serbo.
Nell’attuale stagione con la maglia della Fiorentina sono 33 presenze e 10 gol tra Serie A, Coppa Italia e Conference League. Nonostante le statistiche non siano così male, Jovic non sta convincendo il popolo fiorentino a causa della mancata costanza nelle prestazioni, con mister Italiano che lo alterna al brasiliano Cabral.
26 anni da compiere e una carriera che non ha preso il decollo come molti si aspettavano. Il futuro è ancora da scrivere, anche se, attualmente, sembra difficile poter rivedere quel giocatore devastante apprezzato nella prima parentesi tedesca.