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Juve-Atalanta, la partita di Koopmeiners: il suo è un caso mediatico

Anthony Ferrara
Juventus Koopmeiners

Teun Koopmeiners è stato schierato da titolare, nel corso della gara di ieri pomeriggio, contro l’Atalanta: la Juve ha ancora fiducia in lui

KOOPMEINERS JUVE ATALANTAIgor Tudor, tecnico della Juve, era stato perentorio nel corso delle ultime conferenze stampa sul tema Koopmeiners: “Di lui si parla troppo“. Troppi fari puntati sulle prestazioni dell’otto. Eccessiva risonanza mediatica rispetto a una trattativa estenuante, da ben 61,5 milioni di euro complessivi, con tanto di telenovela al seguito. Da più di un anno, però, la Vecchia Signora cerca il miglior Robokoop, quel formidabile centrocampista ammirato a Bergamo, agli ordini di Gian Piero Gasperini. Per qualche acciacco fisico di troppo e diverse prestazioni incolori, tuttavia, l’olandese non è ancora riuscito a incidere come vorrebbe e, soprattutto, come attendono tifosi e addetti ai lavori del mondo bianconero. Nella gara di ieri, proprio contro l’ex squadra, Koopmeiners ha iniziato col piglio giusto.

Personalità in interdizione e qualità nel palleggio, salvo poi eclissarsi nel corso del match. Il rendimento troppo a intermittenza del ventisettenne centrocampista comporta, inevitabilmente, una cassa di risonanza mediatica elevata rispetto alla valutazione monstre che l’ha condotto alla Continassa. Igor Tudor, così, ha provato a indietreggiarne il raggio d’azione portandolo al centro della mediana a due elementi, al fianco di Thuram, nel 3-4-2-1 disegnato per la Vecchia Signora. A parte qualche sprazzo, però, la miglior versione di Koopmeiners sembra ancora un lontano ricordo dell’esperienza a Bergamo. Il Mister sta tentando di fare scudo sulle prestazioni poco convincenti del proprio mediano anche dal punto di vista mediatico:

“Da quando sono qui, a Torino, mi sono già state poste 15 domande su Koopmeiners: troppe. In quella zona di campo, può crescere. I centrocampisti li faccio giocare tutti”, ha sottolineato Tudor. Dopo più di un anno, però, la Juve cerca ancora quel “Robokoop” ammirato a Bergamo. E quella valutazione rappresenterà sempre un elemento determinante nelle prestazioni dell’olandese.