Juve, parla Agnelli: “Con l’Inter a porte chiuse? Priorità bene del Paese. Su Guardiola…”

JUVE AGNELLI INTER PORTE CHIUSE – Andrea Agnelli ha parlato. Lo ha fatto durante la trasmissione ‘Tutti convocati’ di Radio24 e lo ha fatto in maniera del tutto insolita. Sopratutto per uno come lui che solitamente centellina le parole. Tanti i temi toccati: da Juve-Inter a porte chiuse, fino a Sarri, Allegri e Guardiola, passando inevitabilmente per Ronaldo. Ecco le sue parole.
JUVE AGNELLI INTER PORTE CHIUSE
Sul caos dovuto al Coronavirus: “In questo momento la priorità per il sistema Paese è la tutela della salute pubblica, questo è il presupposto. C’è un dialogo con tutte le parti, ma l’interruzione del sistema sportivo è difficile a causa di un calendario intasato dovuto a decisioni precedenti. E organizzare una partita come questa in uno stadio diverso dal nostro è estremamente complicato, anche se dispiace giocare a porte chiuse. Al momento l’ordinanza ‘chiude’ fino a sabato: significa che teoricamente si gioca domenica e con il pubblico, ma dobbiamo valutare l’evolversi della situazione per il bene della salute di tutti”.
JUVE AGNELLI INTER PORTE CHIUSE – Su Conte: “Perché non abbiamo pensato a lui? Noi pensiamo a chi vogliamo e noi volevamo Sarri. Conte resta una bandiera juventina, Conte è Juventus: con lui ho un rapporto cordiale e disteso, da professionista ha scelto la sfida di tornare a far vincere l’Inter. A me attira questa lotta con Zhang”.
Su Allegri: “La settimana scorsa ho preso un caffè con Max. Stima e amicizia sono intatte, poi le valutazioni sono state diverse e hanno portato a un cambio della guida tecnica che è stata scelta collegialmente”.
Su Sarri: “Il primo semestre di Sarri è stato ottimo a parte la sbavatura in Supercoppa, siamo in linea con le aspettative e contro di lui ci sono critiche fuori luogo. Non è stata una scelta estetica per gli sponsor? Gli sponsor sono… juventini, guardano al risultato e non alla bellezza. Abbiamo preso Sarri perché a questo punto il suo modello tecnico era quello che ci poteva garantire il successo finale. Devo ringraziare Commisso perché i suoi attacchi hanno fatto capire a Sarri cosa vuol dire allenare la Juve. A cena con lui ho parlato di un orizzonte di uno-due anni: vogliamo aprire un altro ciclo come i due precedenti. Io valuto la stagione alla fine e pensare di vincere ogni anno a febbraio è sciocco. La statistica dice che non vinceremo sempre, ma la bontà delle idee non è da mettere in discussione”.
Su Guardiola: “In linea generale non pensare a lui è un’eresia, ma in questa fase Pep è molto felice altrove. Se fosse libero la prossima estate? No, anche noi siamo felici con Sarri”.
JUVE AGNELLI INTER PORTE CHIUSE – Su Ronaldo: “Con Cristiano non abbiamo cambiato il modello di business: da Platini a Zidane qui sono arrivati sempre campioni. Ma le ricadute economiche oggi sono diverse: il suo effetto in campo lo vediamo, fuori ha invece spostato la riconoscibilità del brand Juventus a livello globale e il valore per gli sponsor. Prendere un Ronaldo del futuro? Di questo si occupa Paratici che ha a disposizione un budget, che io chiamo capacità di fuoco. Ha una delega e una responsabilità. Lui è sotto esame? No, è un grandissimo dirigente, lo ha sempre dimostrato e lo dimostra. Rispetto al passato è sotto i riflettori, ma io valuto il suo percorso che per scadenza di contratto termina nel 2021”.
Infine, una giusta osservazione che va sottolineata: “Tra tre anni la Juve sarà degli Agnelli da 100 anni, un orgoglio di tutta la famiglia”.