Intervista Vlahovic: “Ibra il mio idolo. Sono andato nello spogliatoio del Milan”

Intervista Vlahovic: “Ogni partita con i rossoneri è speciale. Zlatan mi ha detto di non mollare”
Lo scorso turno di Serie A ha visto entrambe le capoliste e protagoniste di questo campionato trovare la loro prima sconfitta, in trasferta. Al Milan è toccata quella di Firenze, con una Fiorentina capace di andare 4 volte in rete e due volte lo ha fatto con Dusan Vlahovic. E’ il nome del momento, oggetto di desiderio di molte pretendenti e destinato a finire al centro di discorsi di calciomercato.
INTERVISTA A DUSAN VLAHOVIC: TRA IBRA, MILAN E RONALDO
L’attaccante classe 2000 ha rilasciato un’intervista a telegraf.rs, in cui parla della partita speciale e del suo idolo Zlatan Ibrahimovic. Queste le sue dichiarazioni, riportate da Calciomercato.com:
“La partita contro il Milan è stata da sogno, ma come in ogni lavoro, quello che è stato è già tutto dimenticato e la cosa più importante è quello che deve arrivare. Cerco di non seguire molto i media, ma in qualche modo loro riescono sempre a raggiungermi. O me li mandano i miei amici o lo vedo sui social. Devo continuare ad allenarmi ancora più duramente e con una voglia e una volontà ancora maggiori e spero di continuare così”.
Su Ibra:
“Zlatan mi ha detto in serbo ‘Non mollare, vai avanti‘ e mi ha scritto un messaggio nella nostra lingua sulla maglia. Ogni partita contro il Milan ha per me è speciale, perché tutti conoscono le storie su Ibrahimovic, che è il mio idolo. Sabato ho segnato i miei primi gol al Milan, ho vinto contro il Milan per la prima volta da quando gioco ed è un grande piacere. Il suo erede? Non mi sento il suo erede e penso che ognuno dovrebbe fare la sua strada. Lui è un grande campione, uno dei migliori attaccanti che abbia mai giocato a calcio ma devo fare ancora molto per avvicinarmi al suo livello. Cerco di avere un mio percorso, di lavorare di più su me stesso, di migliorarmi e di cercare di ottenere i migliori risultati”.
Poi, prosegue:
“Abbiamo parlato della scorsa stagione, poi sono andato nello spogliatoio del Milan e abbiamo scambiato due parole, mi ha dato la sua maglia e abbiamo fatto una foto. Me lo ha detto in quel momento in serbo: ‘Non mollare, vai avanti‘ e ha scritto quel messaggio nella nostra lingua sulla maglia, mi ha emozionato. Avevano perso e non volevo andare da lui, so cosa si prova quando si perde, non è piacevole e considerando che conosco tanti calciatori del Milan, non volevo disturbare nessuno”.
Intervista Vlahovic
Infine, su Cristiano Ronaldo, affrontato da avversario in nazionale nei gironi di qualificazione ai mondiali:
“Mio papà mi diceva sempre, dopo ogni partita, che tu vinca o perda, di andare a salutare gli avversari, stringere la mano a tutti e all’arbitro. Lo faccio ancora oggi. Allora sono andato da lui e in quel momento, comprensibilmente, era molto nervoso e arrabbiato. L’unica cosa che mi ha detto, come è più o meno noto, era che il gol a Belgrado doveva essere convalidato e che questo forse ha ribaltato tutto. Io gli ho augurato buona fortuna per i playoff e gli ho detto che passeranno il turno, perché hanno uno dei migliori giocatori al mondo”.
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