Icardi: “All’Inter auguro il meglio. Futuro? Vediamo a fine anno”

ICARDI INTER FUTURO – Dopo 8 anni, due dei quali alla Sampdoria e sei all’Inter, Mauro Icardi ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Francia al Paris Saint Germain. Una nuova sfida che è stato quasi obbligato ad accettare ma che ora ha intenzione di vincere. L’argentino è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e ha parlato del suo presente ma anche del suo passato nerazzurro. Ecco le sue parole.
ICARDI INTER FUTURO – Sul suo arrivo a Parigi condito subito da due gol: “Non mi aspettavo neppure tanto affetto da parte dei tifosi, mi hanno accolto bene fin dal primo riscaldamento al Parco dei Principi. Ho avuto poi la fortuna di giocare subito contro il Real Madrid, prima di un lieve infortunio. Ora sto bene, la macchina è ripartita, anche se devo continuare a lavorare perché ho avuto un periodo estivo complicato e non ero al cento per cento quando sono arrivato qui”.
Sull’eventualità di incontrare l’Inter agli ottavi di Champions: “La vivrò nel migliore dei modi. Se toccherà a me andare in campo, da professionista darò il massimo per difendere la mia nuova maglia”.
ICARDI INTER FUTURO – Sul futuro: “Per quest’anno sono al Psg e il mio obiettivo è dare il massimo per questa maglia. Poi a fine campionato, verso maggio o giugno, vedremo che succede. È ancora presto per dire qualcosa”.
Sull’Inter: “Sono ormai fuori dalla Champions e farebbero meglio a concentrarsi sul campionato? No. Io all’Inter non posso che augurare sempre il meglio in ogni competizione. A Milano ho ancora tanti amici”.
Sulla lotta scudetto con la Juventus: “Se può essere l’anno buono? Sì, l’Inter ha un allenatore come Conte che vuole vincere e giocatori che vogliono altrettanto. Spetta a loro continuare il lavoro che abbiamo cercato di fare anche noi prima per ridurre il gap con la Juve, che rimane comunque al top”.
Sulle difficoltà che sta vivendo Lukaku: “Non mi sembra Lukaku stia vivendo un momento di difficoltà. Anzi, mi pare abbia iniziato bene, segnando subito un paio di gol. Poi anche lui si è infortunato e magari questo fatto ha sollevato le solite critiche. Ma non è facile per nessuno giocare in Italia”.
Infine, una frecciatina verso i giornalisti italiani: “In Italia si era creato un circolo vizioso in certi ambienti giornalistici dove si finiva sempre per parlare un po’ troppo di qualsiasi cosa mi riguardasse. Qui a Parigi non è così”.